Karol Wojtyla : Lo Slavo degli Slavi secondo la profezia.

La profezia sullo Slavo Il Servo dei Servi Giovanni Paolo II°, lo Slavo degli Slavi che è d’antonomasia l’epiteto dei papi. Da Sigismondo Fanti a Nostradamus di cui  ora  prendiamo visione delle disparate quartine di entrambi pubblicate da tempo (dalla Pagina della SUMMA PROPHETICA del 2006)e dalle Centurie di Nostradamus .Polonia-Danzicaloslavopope

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E così vista la premessa corrispondente ad ogni esegesi delle quartine ,non senza introdurvi e guidarvi alla lettura della singolare quartina (nel file precedente) perché bene il Fanti pone l’effige di San Marco per papa Giovanni XXIII° e conia del Servo dei Servi , questo testo tratto dalla Summa Prophetica, il cui contenuto è stato per la prima volta divulgato dopo la scoperta del tomo rinascimentale, opera dell’illustre astronomo-astrologo, architetto, professore in matematica di Ferrara, “quel Ferrao “ o uomo volante , il tutto fare obnubilato , o meglio la spalla di Leonardo da Vinci , quel Zoroastro, che è anzitutto pratico di cielo, stelle e metallurgia e meccanico. Quale ideatore del primo manuale dei caratteri per la stampa in italico, greco, ebraico, arabo, persiano ect. Il manuale calligrafico che sta al contemporaneo Luca Pacioli nella sua Divina Proporzione , bene illustrata da Leonardo da Vinci . Questo testo che si sposa allora con il fervore inventivo di tutta una serie di caratteri mobili ed immagini della stampa per l’esecuzione di libri di pregio e grande chance per la diffusione della cultura ad opera degli editori sia da Venezia a Roma, da Ferrara a Lione .

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La Sinossi dei testi del Fanti appare già elencata per i suoi molteplici argomenti astronomici e l’ottici- le lenti ovvero dell’OTTICA (vedi i file su Leonardo nel sito) anche evidenziati allo Specchio della Summa Prophetica che è il riflesso minimo del Trionfo di Fortuna , o Caveau o Gallery in cui si succedono ben 1628 quartine,( a differenza della Milliade delle Centurie ) da prioritarie lungimiranze ed anticipazioni della Storia , animatissimo teatro dei tanti conflitti e sfide dei protagonisti noti ed altri meno nell’Anfiteatro della Storia dal Rinascimento in poi. Storia circoscritta con versi poetici, a telegrafici con l’occhio italiano che spazia su un Continuum che incalza avanti così oltre il Millennio. Una analisi che a distanza di cinquecento anni , conto dopo cuncta offre l’elenco dei personaggi che appaiono pure con i loro nomi noti. Una Constatazione che stimola l’approfondimento per svelare , allora chi altro nel futuro sia nominato sul palcoscenico della storia , esempio il papa gesuita Bergoglio, che abbiamo inconfutabilmente dimostrato a mezzo stampa, con la quartina del Fanti sin dal 2004.

 (Rileggi i precedenti file sugli eventi del Papato per maggiori  chiarimenti)                                                                        


Nella perplessità, riscontrando le citazioni e lettere e denominazioni singolari, da non poter evitare il giudizio, che ci porta a prepotentemente stupirci quando è scritto letteralmente: Bonaparte, Hitler, Stalin: Mussolini, Craxi, Maradona, Madonna, ect  quali esempi circoscritti di vari Scenari Historici. Tutto ciò a che pro ? Saltiamo gli indugi e ci imbattiamo su una quartina sullo stigmatizzato Padre Pio o dei papi citati, poi lo Slavo degli Slavi = Papa Wojtyla nel grande puzzle della galleria del Fanti, che non è povera di papi, re, regine, imperatori, tiranni, dittatori, santi, navigatori, poeti, puttane, amanti, ladri, mercanti, aviatori, scienziati, archeologi, cercatori di tesori inventori, ect. Questa è di fatto la prima enciclopedia così edita all’ombra di San Marco- Venezia – la capitale dell’editoria aldina del Rinascimento. Il testo la cui ricchezza di argomenti e risposte ai più svariati campi del sapere , vede il Fanti la vera pietra miliare e precursore delle enciclopedie che poi verranno alla Luce, perché il logo enciclopedia è stato coniato in quel tempo nella acculturata Regina dell’Adriatico e non solo , Venezia che da Ciclope con un occhio solo illumina la Storia e sforna libri e nero su bianco tante memorie a 360° , da analizzare perché sono tuttora ignorate , le pagine di ulteriori affascinanti verifiche offerta dal Fanti, l’ingegnere della Serenissima. Questo contro tanti detrattori – caparbiamente digiuni e più a facili giudizi perché scrivono e millantano senza cognizione diretta di quanto è stato scoperto, scritto, diffuso e spiegato tutto alla luce del Sole. Così dal tempo del Pontifico del Papa del Sole….dominato da tale Eclisse totale che ha messo in ombra il Messo che durante:  Il Sole Celato ed eclissato per Mercurio sarà Messo per il cielo secondo e del Messaggio Vulcano Ermetico sarà fatta pastura ..ect. ! Ma ora bene parliamo del Papa del Sole propriamente solo in riferimento a papa Giovanni Paolo II°, il De Labore Solis – che la tanta vituperata profezia di Malachia , cavalcata e straziata dai troppi commentatori, che non hanno capito un’acca dei detti sui romani pontefici . Invece abbiamo dato corso a svariate letture semantiche dal latino ad altre lingue classiche-bibliche e le attuali. Ci sono pagine in cui profusamente ogni significazione che è stata proposta ha poi combaciato le significazioni secondo l’OMEN NOMEN !Dal De Labore-latino, ovvero fatica, travail ,travaglio ,patimento, sofferenza all’Ebraico POAL , POLE , che mai gli illustri studiosi hanno immaginato ,ipotizzato, eccome il papa Lavoratore POLE…POLACCO !   E se non bastasse nel testo del Giubileo(2000) letto in tedesco, tutte le indicazioni che emergevano dalla profezia di Don Bosco sul Papa che sarebbe stato colpito, e subito rialzato, Di cui il Testo ed esegesi è mia prioritaria esposizione sin dal 1975(Carta Canta su Testata cattoliche ect, e su Nostradamus- Gli Anni Futuri del 1976.) Celebre è la Visione di Don Bosco in merito alle Due Colonne e dei Papi che si succedono negli eventi Vaticani –Concili e conflitti della Chiesa sino al repentinamente corso e percorso nel varcare l’oceano del mondo – e delle Colonne d’Ercole con sopra l’Ostia-Sole (l’emblema dei Gesuiti) e l’altra Colonna con la Vergine- Madonna(l’Ausiliatrice)- Esiste in merito, una vasta produzione letteraria che non si può assolutamente ignorare, che invece è stata miratamente- millantata dai tanti pirati emulatori che si sono messi a fare gli interpreti. L’esegesi di queste profezie sono ormai divenute perle per i porci topos e tropo retorici di cui troppi si sono appropriati in campo editoriale.

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In questo sito ci sono le immagini delle Due Colonne della Visione Pontificale, e dei Due Pontefici nella Visione e che vengono tradotte bene in tempi insospettabili proprio in tedesco (dico TEDESCO perché del post Wojtyla abbiamo scritto in tedesco sul successore !) Der Säule- Colonna (constatando della fonetica l’indizio ) essendo questa Voce anche il Nome o Saule Saulo…PAULO = PAOLO ! POAL . Ma poi abbiamo bene letto che SAULE’= Il SOLE (in lituano e lettone) , inequivocabili somme e deduzioni che esposte su Il Giubileo 2000 bene accostando alla dizione latina di De Labore Solis o l’Eclisse del Sole. Perché, chi ha conoscenza della Biografia di Karol Wojtyla constaterà che all’atto della sua nascita nel lontano 18 aprile 1920 in quel giorno avvenne una Eclisse totale del Sole sull’intera Europa. E l’inevitabile deduzione esposta con grande anticipo sia in scritto sia in tv (RAI) nazionale presenti vari prelati che un’eclisse totale del Sole stesso , sarebbe stata legata alla scomparsa del papa Slavo. Cosa poi avvenuta il 2 aprile del 2005 e a tale evento vi è altra quartina del Fanti che annuncia la morte del Re della Chiesa!ANTICIPATA sul settimanale CHI , e queste prove come sempre silenzio di tomba , oltre ad altri dettagli ormai sepolti o per memoria persa , salvo quanto abbiamo scritto sull’Oscar Mondadori- Così Parlò Nostradamus– in cui in merito al Papa Polacco combaciano non solo i sogni di Don Bosco sul Papa Slavo Il Vecchio la cui voce schiava – slava fa tremare il Mondo….e quanto altro inoltre diffusamente sta alla celebre profezia pubblicata sin dall’ottobre 1975 su  Il Nostro Tempo, quotidiano cattolico in Torino, sullo scenario che preannuncia il Papa colpito e subito rialzato. Quindi Colui che cade !

Anche per bocca di Monsignor Sodano , Cardinale di Santa Romana Chiesa che allora a Fatima ha confuso con la Profezia di Suor Lucia Il Vescovo Blanco, caduto e rialzato…collegandola al Terzo Segreto di Fatima, la profezia citata salendo sul pulpito di Fatima mentre Giovanni Paolo II° era presente con la stessa Suor Lucia. Apriti cielo …quale suggestione intrinseca alla croce stessa, perché si è compiuta una mendacia, quella perseguita dallo stesso successore Ratzinger, anzi prima con la proclamazione del Terzo Segreto di Fatima, svelato secondo le manipolazioni ufficiali ad opera del segretario di Stato Tarciso Bertone, che cozzano con tutte le altre memorie e i testi già diffusi nel mondo cristiano. Svelata la lettera di Suon Lucia con la descrizione tragica del Papa sulla montagna di cadaveri e la grande Croce sotto cui subiva il martirio.

Questa è stata la somma abilità per giustificare ad arte il Vaticinio sull’attentato contro la vita del sommo pontefice. Ma così falsando la datazione che la lettera di Suor Lucia era stata diretta a Pio XII° nel 1944 succube della minaccia dei soldati tedeschi a Roma,per cui a ragione si temeva per la vita del papa e che Suor Lucia aveva inviato l’allarmante missiva allora scritta sgrammaticato portoghese . Testo che evidenza come non sia che pensiero soggettivo e non ispirato dalla Visione diretta della Madonna. Ma tale lettera .testo così universalmente diffusa quale Terzo Segreto di Fatima a posteriore e giammai prima notificata ai fedeli, e senza dettagli alcuno salvo per il clima bellico degli Anni Quaranta . Di fatto resta inconfutabile che si chiama Profezia il contenuto- avviso che sia noto – pubblico molto prima onde poi riceverne infine nel tempo successivo, la Conferma ! Invece nulla di questo processo è avvenuto, ma solo manipolazioni abilissime a tal punto che i giornalisti ponendo allora cardinale Ratzinger , i vaticini più famosi di Michel Nostradamus sulla celebre profezia del fiorire della rosa e minaccia la vita del Papa- Ratzinger ha subito risposto ai giornalisti presenti , negando ogni possibile intrinseco coinvolgimento. Nulla di più falso uscito dalla bocca di un principe della Santa romana Chiesa, negare l’evidenza della profezia di Nostradamus che da decenni aveva pronosticato la minaccia incombente di un attentato contro il Papa. Così hanno mistificato perché io non sono Suor Lucia, ma Boscolo e ho tante prove inconfutabili di avere pronunciato l’avviso profetico in faccia al mondo. Ma al dire il vero avrà la bocca chiusa – aggiunge la profezia sul Fiorire della Rosa al centro del mondo – quando sangue pubblico viene sparso ! Spiegatemi allora chi sia costui che ha la Bouche close- Bousclose Bouscole!

Chi ha lungo tanti  contro tutti in campo da decenni sempre rimarcato riga dopo riga le quartine di Nostradamus e pubblicato decina di testi e fatto da sentinella ? –  Ma per la cattiva memoria dei molti che hanno sepolto e dimenticato, anche nel 1972 tra i tanti avvenuti in radio e televisioni , quello clamoroso dibattito sulla RAI 3131 con Bevilacqua e Due illustri prelati, proprio sulle profezie scoop , che io iniziavo a divulgare . Dopo mezzo secolo, vi lascio immaginare chi dal Nome singolare induce alla Cosa innominabile, su cui nessuno ha fatto ancora Luce. Ho tante piccole pietre nelle scarpe da togliere che sono come travi per alcuni o fuscelli sopra gli Occhi. Tutto sta a aprire gli occhi e leggere tutto quanto è stato scritto sui papati del nostro tempo, brevi e fugaci e lunghi , compreso il paradosso che avremmo avuto Due papi viventi nello stesso tempo ! Ecco la clamorosa Profezia che ancora si tergiversa per non ammettere la lampante anticipazione scritta sin dal lontano 1994 a commento della celebre quartina che descrive ben CINQUE PAPI in un lasso di tempo ben calcolato e dimostrato ovvero dal Papa che ha regnato per :

               Apres-Serpa il Seggio tenuto Dieci-Sette anni. Aprés le siege (esegete nu)tenu dix sept ains-   Cinque cambieranno in tale revoluto Termine-Cinq changeront en tel revolu terme-Poi sarà eletto nel medesimo tempo – Puis serà Esleu de mesme temps- Colui qui veramente dei Romani non sarà atropo-molto con Forme – Qui des Romains ne sera trop conforme(Former= ingl. Il Primo ! ).

Una esegesi che ha dato del filo da torcere con le sue oltre dieci pagine !E che si dimostra analisi coerente che comprova e dimostra chiaramente , ogni plagio e millantazione di quanti hanno usurpato il ruolo di ESEGETA, dell’Interprete nudo e crudo della medesima e medesimo tempo della profezia che non conosce sasso messo in bocca.

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Da Giovanni XXIII° a Giovanni Paolo II° presagi e remote profezie.

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Traggo dalla pagina 190, di Nostradamus – L’Enigma Risolto– Oscar Mondadori marzo 1988.

Una delle pagine illuminanti del grande puzzle composto grazie alle centinaia di quartine, presagi e sestine del libro delle Centurie, di Nostradamus in cui vi sono singolari quartine sui papati del secolo appena passato e sia poi del XXI° secolo , come quanto pubblicato dal 2005 su SUMMA PROPHETICA sul dopo RATZINGER Benedetto XVI°, il papa del Forfeit/Forfait/For Faith, inconfutabilmente edito appena subito dopo la sua Elezione. E nelle pagine successive quindi – L’AVVENTO del PAPA GESUITA – all’Ombra della Mole di Torino con il simbolo dell’Ostia-Solare (SOLE = insegna dell’Argentina)! Da Eclatante profezia che abbiamo posto in questo sito così documentato- con Grand Clarté – ed quanto poi ancora abbiamo in serbo per altri documenti datati. Ovvero il Testo del Sigismondo Fanti anch’esso riferito essendo posta l’immagine del Leone di San Marco Venezia alla quartina inerente al Papa , quella illustrata nel libro della SUMMA PROPHETICA e ancora altri documenti , che per rispetto della Persona è meglio aspettare di vedere la luce, i dettagli su Ratzinger.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        five

Ora questo Presagio sul Papa Buono è stato il non solo testo a portare luce sugli eventi avvenuti papato dopo papato come un’altra quartina traccia lo scenario di ben cinque papi entro un tempo di 39 anni dal 1939 al 1978 ! Quanto così nella storia della Chiesa, da tempo è stato investigato – ma per altre quartina già esplicate che mai vengono citate , ma che analizzate anzitempo hanno invece bene confermato gli eventi di cui siamo tutti testimoni del secolo passato , il Fiorire della Rosa in pugno (Manu Rosam ferentem, la profezia era scritta pure in latino !!!!)e l’Attentato del turco dalla Mezza Luna contro Roma e il Papa Te ed i Tuoi quando fiorirà la Rosa -(2-97) che non svela solo riferimenti telegrafici sui protagonisti, ma pure altri fatti che si incrociano tra loro( la Rosa dei Socialisti di Mitterrand(1981). Molto prima c’è la quartina che annuncia che quando si scopre la Tomba di San Pietro, c’è un nuovo Eletto pontefice (1958) – Poi abbiamo lo specifico Presagio che impatta perchè smentisce quanti negano che nelle Centurie ci siano DATAZIONI !!!! Eccola la Datazione anzitempo proprio così nei tempi e scenari di Kennedy e Krusciov dall’avvento di Papa Roncalli , e pure le due  quartine che descrivono la tragedia di Dallas in USA per il Complotto della macchina discoperta in movimento contro cui operano i due Maligni attentatori-Killers, denominati Corps Spions !!! Spie e corpi segreti !!!! Così è tutto nel testo dell’Oscar. Ect. – Ma qui meglio illustriamo le pagine riferite all’epoca del Papa. Così puntualizzando l’esegesi , cosa che mostra quanto diversa sia l’opinione distorta degli ignoranti che sputano sentenze sulle profezie. Senza esserne documentati ed edotti, cosa che è di norma un giro vizioso di chi nega ad ogni costo l’evidenza di quanto era scritto! E tanto altro, idem l’attentato a Kennedy 1963 l’anno – in cui un nuovo Eletto sale sulla Barca di Pietro (Paolo VI)che sarà travagliato dai Paesi Bassi (Olanda, disputa con i teologi olandesi).

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In preparazione le quartine riferite all’avvento del Papa Slavo il Servo dei Servi come dice la profezia lo slavo degli slavi  secondo il Fanti ! Ma allora citeremo e sommeremo quanto ha scritto Nostradamus e cosa è anticipato dal 1526 dal Sigismondo Fanti. Siamo soli in questo lavoro sommo , dopo tanti decenni ricordando che Fu il Fanti ha ispirare il giovane Michel , che lui lo descrive quindi poi come l’autore della Milliade Profetiche…le Centurie , che infatti verranno alla luce solo nel 1555, a Lione. Mentre in altra città del Lione di San Marco , Venezia ,ove esce la prima stesura del testo delle quartine scritte in leggiadra lingua d’Adria ! Cosa singolare che facilita per uno nato nella Laguna di Venezia , assimilare tante ed etonnant stupefacenti 1628 quartine astrologiche -astronomiche che come un fiume novello informano e capovolgono la Storia della Profezia , dopo questa eclatante scoperta , che ancora tuttologi e studiosi fanno orecchio da mercante ed non hanno digerito, questa pietra sullo stomaco , quali detrattori o  negatori che non vogliono mutare  giudizio , facendo ingiuria al genio del nostro meraviglioso Rinascimento che ha fatto scuola e Arte con la Didascalion-Lion…cominciando dalla scuola di Atene di Raffaello Sanzio nell’allegorica Accademia di Platone.C’è tanto materiale del Sigismondo Fanti che mi hanno portato perciò a questa SUMMA Prophetica oltre  la terra ed i cieli stessi , che a ragione della logica, questa deve essere snocciolata, man mano quasi come un frutto proibito, esplorando un novello paradiso , che va gustato con il tempo e l’esperienza di tanta astronomia e gastronomia.  Essendo una GRANDE SOUPE – perchè la Profezia assimilata così trovi salutare  compimento solo lungo il corso del tempo, di Crono o di Giano che guarda – mira con le sue due facce tanto al passato e sia volge al Presente avvenire in cui appunto da molti decenni abbiamo in questa direzione, volto l’ago della nostra rotta e puzzle dopo puzzle , formulato il quadrante e panorama quartina dopo quartina , composto il disegno del grande Mosaico del nostro Futuro in cui sempre per Nostradamus e per il Fanti il Pilota della barca di san Pietro ha un posto e riferimento privilegiato.

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Il Diluvio da Atlantide al biblico Noè- mito senza Oblio.

Il DILUVIO da Atlantide a NOE’ , il mito senza Oblio.

diluvioLa tecnologia offre suggestioni irrinunciabili grazie all’arte dei movie cinematografica ed ai suoi bravissimi attori nelle vesti dei personaggi biblici. Nel mondo sono proprio questi best seller ed eventi biblici a marcare ciclicamente il revival dei misteri e degli enigmi del nostro più lontano insondabile passato. Dal remoto mito di Atlantide narrato dagli Egizi ai Greci e al diluvio di Pirra e Deucalione si somma a quello ed evocato da Platone in modo da colmare la storia umana “ incognita” coperta dai miti e dalle leggende o fantastoria o arcaicità sopravvissuta solo grazie alla Tradizione (T)Orale.

Da mito universale riscontrato presente in tutti miti dalla Bibbia dei Maya ai Poemi o File Nordici, al Libro di Enoch, la storia remota dell’umanità oltre cinquemila anni fa. È ancora tutta da ricomporre e ricostruire…nonostante che l’uomo su questa Terra sia esistito da mezzo milione di anni e ogni mito che cerca di dare un visione del passato (miti Indiani)sia considerata solo fantascienza .

Ma una folta schiera dei geologici  hanno scavato nelle viscere della madre terra ,e così dimostrano con il  raccontare quante sono le  Ere su ERE con cifre di milioni di anni, in cui la Vita e la GENESI scientifica è ben diversa da quella spiegata nei SEI GIORNI della CREAZIONE. Che per millenni e secoli era considerata la verità assoluta, inconfutabile dogma ,sinché la forma mentis degli studiosi e dei ricercatori hanno configurato senza più allegorie filosofiche , ma constatazioni, analisi, indagini, scoperte, intuizioni aperto il sentiero della SCIENZA, che ha i suoi precursori in bilico nel prendere il volo della ragione e delle scienze matematiche, architettoniche, metallurgiche, meccaniche ingegneristiche, chimiche o alchemiche, esplorando le cose della NATURA nella sua totalità. Così fece Leonardo al suo Tempo, perché acutissimo osservatore della natura e di ogni suo fenomeno che ha certosinamente ed accuratamente nelle sue pagine museali, vera primaria enciclopedia dei suoi passi , anno dopo anno , accumulando una pletora di nozioni disparatissime , ma sempre al fine di fondere il tutto nella sua geniale mente per abbracciare ogni cosa sopra la terra , sotto e sopra il mare come nel cielo nel regno dell’aria immaginando il modo di volare e poi anche oltre la Terra e i pianeti, luna e sole ect. E perciò di questo mito indelebile ed  immancabilmente ci è restato pure un suo componimento che alcuni considerano pura astrazione o soggetto virtuale di un lontano Viaggio in Arminia(Armenia),ma con tale descrizione come di chi fosse là presente , ai piedi di montagne innevate , valli e baratri , fiumi e villaggi popolati, come un turista o meglio un escursionista, cosa che di fatto era già la cosa descritta   e documentata dei suoi interessi sul Mongibello(ETNA)e la sua scalata sul Monte Rosa( quando era al servizio 1590 al Moro). Lo dimostrano le orografie dei suoi panorami o Cime eccelse , che hanno preso la sua mano nel disegnare rupi e montagne e panorami e conche alpine aurifere per individuare sorgenti e fonti fluviali , che nutrivano i poi i famosi progetti e canali.   Quale importanza ha avuto quindi la descrizione del Diluvio stesso, e dei movimenti delle acque torrenziali e dei suoi catastrofici danni della strapotenza della natura sulle valli e paesi circostanti.

Il mito del Diluvio , quindi divenuto modello ed esempio della grande forza distruttiva della natura, a tal punto di immaginarsi egli stesso in terra d’Arminia come viaggiatore e persino nei panni di un Gionata o profeta inascoltato che assomiglia tanto al Zaratustra poi scritto da Nietzsche. Le onde del diluvio antico , hanno più volte mutato la faccia dei continenti del globo terrestre perché l’evento o cicatrice della catastrofe geologica è stata memorizzata inconfutabilmente quanto gli stessi miti ancestrali, ricordano tale forza naturale degli elementi di questo cambiamento di pelle , che ha vissuto il pianeta terra e le civiltà perse e sepolte e dissolte di quell’epoca arcaica. Oggi ci resta non solo il ricordo , ma l’avviso che la Terra è soggetta ciclicamente a tali mutazioni, come insegnano e comprovano i geologi o quanto era del mito ricordato di tali Età d’Oro come è narrato nei Libro di Enoch, perché ove oggi c’è il mare c’era la terra, ove ci sono montagne, c’era l’abisso dei mari. Questi sono i ricordi e reminiscenze che come onde si accavallano nel nostro inconscio, e al logo DILUVIO , riesplodono con tutta la magnificenza, che l’evocazione fantastica alimenta ,quando oggi assistiamo al grande gioco scenico di rievocare e far vedere immagini spettacolari e regie con il risorgere il passato morto e sepolto. E poi lo insegna un saggio che Ciò che è sepolto giace in …Eterno!  Inclusi tutti i sensi ed esaltazioni fatte visive e presenti in tanti capolavori dell’Arte, hanno un Mosè o un Zaratustra o qual si voglia Profeta ideato pure dal grande  Leonardo da Vinci in un suo foglio- libro incompiuto, una  performance mancata di svelare la sua vena di scrittore ed evocatore della storia antica e sia del senso di tragedia che da ogni catastrofe ,ad opera della Natura riprende il suo corso nel rinascere e perire e poi risorgere della vita stessa. L’Arca quindi come archetipo e sia images che serba nel suo ventre come accadde a Giona – il Profeta di ogni epoca ciclica o metropoli condannata alla distruzione (Ninive) per una Grande Mutazione, la spettacolare devastazione , che a ragione non avviene per caso, se ci sono segnali eloquenti , quelli che alcuni previlegiati così intuiscono “lungimiranti” perché si preparano al peggio. Ad opera di una imbeccata aliena o divina : “ Nulla di nuovo sotto il Sole “ .

Inclusa allora pure la grande passione dell’archeologia o di chi a tutti i costi vuol insegnare che la Bibbia dice la Verità, una verità relativa. E che sotto le pendice del monte Ararat – si è sempre creduto che là fosse il Corpo sepolto dell’approdata l’Arca ,che così esisteva dai tempi arcaici, dopo il diluvio stesso, ed a tal punto che la gente si recava in pellegrinaggio escursionista per portare via un pezzo di legno o bitume del Sacro Vascello. (Qui si dimostra come nella Mesopotamia fosse il sito ideale dei pozzi di bitume a cielo aperto e il suo uso per svariati impieghi, incluso come pece per saldare e impermeabilizzare i navigli come l’Arca stessa).  Un mito che pari a quello dell’Arca dell’Alleanza all’Indiana Jones , ha dato il via a nuovi eroi alla Cerca dell’Arca Perduta. Così negli anni Cinquanta Americani e seguaci Testimoni di Jehovah, convinti assertori biblici e ferrei anti evoluzionisti(contro la teoria Darwiana) hanno fatto apparizione con le loro tesi e arditi viaggi in Armenia, soprattutto nonostante i conflitti locali , sfidando la sorte per trovare conferma a tanta fede che fa persino eco, oggi incredibilmente a distanza di cinquecento anni , per quanto ha scritto dallo stesso Sigismondo Fanti, nel Trionfo di Fortuna, ora rivisitato nel mio SUMMA PROPHETICA , ed esposto poi su HERA, questo sepolto passato geologico reperto dell’Eco del Diluvio come singolare dove sia interrata o ancora sepolta l’ARCA di NOE’ ! Informazione come al solito taciuta e trascurata alla singolare coincidenza, che riaffiora dal passato per quanto interesse Leonardo da Vinci ed il Sigismondo Fanti, entrambi hanno condiviso la passione o ricerca virtuale ? O invece straordinario Viaggio che ancora si vuole obnubilare ? Mare, onde, acque, diluvio, navigazione, altre coste, spirito marinaro ed quanta avventura celano questi ricordi che accomunano il genio fiorentino e la sua spalla , a tal punto da confondersi e mescolarsi immagini ed imprese. Ma leggiamo che quanto è ancora nascosto e sepolto secondo il Fanti (1526):

  • Un corpo regular-arche sotterrato

  • In terra sua over in Alto Luoco
  • E che di quel scoperto ne sia un puoco
  • Cerchiano di haverlo tutto misurato.

( Sybilla Amalthea 82-XXII°)

Il corpo regolare dell’Arca che giace ancora sotterrato sia in terra , nel luogo- posto bene oltre in alto luogo, sulla cima del monte biblico. Il corpo della Nave in parte scoperto così ancor a fior di terra. Nasce quindi la convinzione del mito, che appunto hanno ingigantito le leggende , non solo da parte biblica, ma eccezionalmente dal ritrovamento delle tavolette cuneiforme sumero-babilonesi del mito di Gilgamesh – che ora riconosciuta come narrazione di diversa fonte e così singolare da accreditare e consolidare maggiormente il mito. Molte coincidenze che hanno nel protagonista sumero la fotocopia di Noè, invece chiamato   Sitnapistim– l’eroe del Diluvio( Nabul). Dal testo del 1898 Mitologia Babilonese Assira (Hoepli).

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Il  D I L U V I O

Dopo la teofania di Oannes,il dio pesce che fu maestro delle genti mesopotamiche,il più grande evento dell’età leggendaria della Caldea,fu il Diluvio, il cui racconto è contenuto nella XI tavola del poema d’ Izdubar,la serie meglio conservata. La narrazione ha la sua corrispondenza con quella biblica. Eccone il riassunto. Il Diluvio avvenne al tempo di Sitnapistim, il Xisutro di Beroso, lo storico greco in merito all’ultimo d’una dinastia di dieci favolosi monarchi. Le datazioni sono leggendarie se si crede a quanto lo storico caldeo indica costoro che regnarono 120 sari pari a 432 mila anni( il Saro = 3600 anni- da cui Sarot = 365 giorni l’anno solare) durante cui apparvero vari Mostri come Oannes, dal mare esseri dal corpo metà umano e metà pesce, anfibi che furono i primi civilizzatori dell’umanità. Vi furono quindi re antidiluviani caldaici, Aloros, il primo monarca scelto dalle divinità a pastore del popolo. C’ è dunque un lunga tradizione caldaica intorno al diluvio. E la spiegazione di come sia avvenuto con differenze dal racconto biblico, che ha l’Eterno che punisce l’umanità corrotta con il diluvio, e salva Noè istruendolo a costruire l’Arca.

Nel testo cuneiforme è Bel(l dio) che non fa distinzione tra colpevoli e innocenti e scatena il cataclisma. Ma l’altra divinità Ea invece compassionevole qui accusa Bel di mancanza di pietà. Fu la vendetta degli Dei contro gli uomini, incuranti dei loro doveri verso le divinità. Una circostanza similare al flagello egizio scatenato dalla dea felina SEKEB assetata di sangue , che avrebbe altrimenti sterminato l’umanità, salvo ubriacarla per farle perdere l’intento e così salvare il mondo.

Un litigio tra Dei che ha in Sitnapistim,re di Suruppak salvato con tutta la sua famiglia da Ea, il dio benevolo che alla caduta della pioggia formidabile escogita un modo per avvisare Sitnapistim che si rifugia nella nave e chiude la porta, affida il governo della nave capiente a Puzur-Bel(il protetto da Bel)quale pilota della grande casa galleggiante(l’arca) e ciò che vi era dentro. Lo scenario dice che all’aurora salì dalle fondamenta del cielo , una grande nube nera. Ramman vi tuonava dentro, Nebo e Marduk correvano davanti ad essa, correvano come duci per i monti e per le valli. Nergal strappò l’ancora della nave, Ninib giunse impetuoso….a scatenare la tempesta ,gli Annunaki alzarono le loro torce e con il loro raggiante splendore fecero tremare la terra. La tormenta di Ramman cambio ogni luce in tenebra che invase ogni paese dal gelo. Un giorno intero imperversò l’uragano e le acque soverchiarono i monti, la procella si avventò cozzando contro gli uomini ,il fratello non vide più il fratello, gli uomini non si riconobbero più l’un l’altro. E gli Dei ebbero paura del diluvio. Essi presero la fuga, essi si arrampicarono fino al cielo di Anu, gli dei urlanti come cani si accovacciarono sull’orlo del cielo. La donna gridò in doglie, gridò Ella, Istar la signora degli Dei dalla bella voce: Il tempo è passato(degli uomini9 è divenuto di nuovo d’argilla, perché dinanzi agli dei, Io ho detto male. A dire il male innanzi agli Dei o indotto al diluvio per l’annientamento dei miei uomini ( come la dea Sekeb ?) Quelli che io ho partorito dove sono essi ? Riempiono il mare come la prole dei pesci. Gli Dei piangevano sull’opera di distruzione gli Annunaki…che per Sei giorni e sei notti il vento infuriò, il diluvio e la tempesta imperversavano.( qui la durata del diluvio contrasta con quello biblico)Al sopraggiungere del Settimo giorno l’uragano rallentò, cessò il diluvio che con i suoi cavalloni aveva battagliato come un esercito in campo, il mare rientrò nelle sue rive, la procella svanì, il diluvio ebbe fine. – Qui poi il racconto sumero elenca dettagli di cui la Bibbia invece ne è manchevole: Narra in prima persona dunque il Dio :

–   Io spinsi lo sguardo sul mare e feci sentire alta la mia voce, ma tutti gli uomini erano di nuovo diventati terra, monti e piani non si distinguevano più gli uni dagli altri. Io aprii lo spiraglio, e la luce cadde sulle mie guance, mi curvai se me stesso, mi accasciai, piansi e le mie lacrime corsero giù per le mie guance, come io vidi il mondo tutto terrore e mare. Dopo dodici giorni un lembo di terra emerse dalle acque, la nave tocco fondo nel paese di Nisir. Il monte del paese di Nisir trattenne la nave e non la lasciò più galleggiare. Un giorno, quattro giorni il monte Nisir trattenne…sino allo spuntar del settimo giorno feci uscire una colomba e la lasciai libera. La colomba volò qua e là , ma poiché non c’era luogo ove posarsi ritornò. Poi feci uscire una rondine e la lasciai libera. La rondine volò qua e là e poiché non c’era appoggio ove posarsi ritornò. Poi feci uscire un corvo e lo lascia libero. Il corvo volò, via, vide che le acque si erano abbassate e si riavvicinò alla nave battendo le ali e gracchiando, ma non ritornò.

Allora io lasciai uscire tutti dall’arca ai quattro venti, offrii un sacrificio agli dei e feci una libagione propiziatoria sulla sommità del Monte. Sette e sette vasi io disposi con entro giunco olezzante, legno di cedro e corteccia profumata. Gli de4i aspirarono l’odore ,gli dei aspirarono il gradevole profumo, gli dei si ammucchiarono come mosche intorno all’offerta. La Signora degli Dei(Istar) giunse allora ed ella alzo il grande scettro che Anu per suo desiderio le aveva fabbricato.

Ed esclamò che per questi Dei, lo giuro per il nodo della collana del mio collo, io non dimenticherò questi giorni del diluvio. Io gli ho in mente e non li dimenticherò in eterno. Bel non ne goda, perché egli da dissennato ha suscitato il diluvio e votò gli uomini alla distruzione.

Quando Bel vide egli stesso l’Arca fu montato dal furore ed invaso dalla collera contro gli dei Igigi, domandandosi: Chi è costui che ne uscì vivo ? Nessun uomo doveva sottrarsi ala distruzione. Ninib aprì la bocca e disse all’eroe Bel: Chi all’infuori di Ea poté fare ciò ? Ea, egli conosce ogni cosa. Ea aprì la bocca e parlò e disse all’Eroe Bel:

Tu, il più saggio fra gli dei, o eroe così stolto sei divenuto da suscitare il Diluvio ?. Fa che il peccatore risponda del suo peccato, fa che il malvagio risponda della sua malvagità, ma sii paziente, non bisogna distruggere tutto, non bisogna sterminare tutto. Perché hai voluto suscitare il diluvio? Bastava che venisse un Leone (Basket= leonessa egizia mito ) a decimar gli uomini . Bastava una carestia che desolasse il paese. Perché hai voluto …bastava la peste per uccidere gli uomini  –  Io non ho punto rivelato il decreto dei grandi dei, io feci avere una visione a Kasisadra- Adrahasis <Kassandra?) ovvero Sitnapistim e così egli conobbe il decreto dei grandi dei ed ebbe preso la sua decisione. A tali parole Bel salì sulla nave ,afferrò la mia mano e mi condusse dentro con mia moglie e la fece inginocchiare vicino a Me. Egli si rivolse verso di noi, si pose fra noi e ci benedisse- prima d’ora Sitnapistim era uomo, d’ora in avanti Sitnapistim e sua moglie siano venerati come noi, dei e Sitnapistim dimori lontano ala foce dei fiumi. Da allora essi gli dei ci condussero via e ci posero ad abitar lontano alla foce dei fiumi. E in conclusione questa non è la sola narrazione del Diluvio, secondo lo storico greco Beroso che aveva attinto ad altre fonti in cui il re del Tempo Kronos avvisa dell’imminente cataclisma Xisutro(Noè) per mezzo di un sogno e gli spiega come costruire dettagliatamente l’Arca. E sia seppellire nella città del Sole = Sippara la città di tutti i Libri in cui erano segnati il principio e il mezzo e la fine delle cose – libri considerati sacri contenenti le rivelazioni di Oannes e di altri esseri divini. Dopo il diluvio vennero questi libri diseppelliti così da trasmettere agli uomini future generazioni, il sapere ivi contenuto.

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Quanto all’Arca, ne esisteva e credevasi, che una parte della struttura sepolta o corpo ancora esisteva durante l’impero dei Seleucidi(287-181 A.C.) nei monti dei Cordiei in Armenia .Tanto che alcuni devoti ne raschiavano e portavano via il bitume, come reliquia per paralizzare l’influsso dei malefizi- o ne fabbricavano amuleti con iscrizioni magiche e cabalistiche. Un mito che non mancherà ancora di meravigliare semmai altre fonti obnubilate o occulte verranno a galla alla memoria delle acque e delle rive del mondo come un novello Oannes ,l’uomo pesce che non è errato ancora accostare ai pescatori di pesci diventati pescatori di uomini e nel segno del Pesce IKTHUS Cristiano , che è simbolo della novella tempesta e diluvio purificatore della Finale Rivelazione che ha rigenerare nuovi cieli e nuova terra e la sua futura Umanità.

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I Colori del Paradiso, Inferno e Purgatorio

tc6b5ed_psychedelic-lsd_00353680Sull’intera faccia del globo terrestre il Verde è il colore prorompente della Flora- Primavera che investe tutta la madre natura ciclicamente passando , dal brullo della terra ai teneri germogli e polloni dal bianco al rosa , all’arancione, giallo oro, al rosso rubino cremisi e rosso porpora o Bacharach (in arabo) che ha dato nome alla Rosa (di maggio)per le sue labbra-petali carnosi o dell’altro carnation, il garofano, scarlatto, porpora o cardinale. C’è un linguaggio dei Fiori e dei loro leurs couleurs(colori). Tutto è narrato nei Manuali disparati dovuti all’inventiva umana illustrati e profusi dalla creativa immaginazione – fantasy , così feconda in ogni campo floreale e botanico. C’era un simbolico Giardino pensile ,quello della notte dei tempi, quello biblico che la sua memoria e origine mesopotamica e forse localizzato primordiale felice Eden o misterioso Pardes, il Primo Paradiso o Lost Paradise: il Paradiso Perso! !. Sito di ogni meraviglia e flagranza e colori , che qui intendiamo analizzare cosa e come la percezione dei colori infondano, calore e emanazioni e quindi il senso delle vibrazioni , che bene consideriamo non solo psicologicamente gli effetti sui nostro umore ma sfiorando considerazioni ai limiti del campo razionale (astrofisico) quanto quello coinvolgente i nostri sensi visivi sino nel microcosmico o sfera dell’anima, che induce e ci ispira e quindi accende ed infonde nella mente la naturale percezione del colore con tutte le impressioni, riflessi, calori e gradi , che percepite così valgono più di ogni parola , l’impatto che ha il colore nella vita quotidiana , che fa indossare all’uomo una veste , in ogni senso , quale investitura del colore e in funzioni riconoscibili immediatamente così nelle vesti del potere, dell’autorità e soprattutto nel culto liturgico e nell’Arte o Iconografica celebrativa che assume ad ogni liturgia specifici paramenti e colori , quasi e come la natura mostra con le sue vesti ad ogni stagione della vita: nella gioia, nella gloria, nei trionfi, nell’austerità, nella mortificazione, nella gramaglia , nella sconfitta o rovina o nella morte o fine di ogni vicissitudine. La scala dei colori la visitiamo nel tempio della fede che ha le sue maggiori testimonianze grazie ai Maestri del Colore ed ai colori stessi a cui si è attribuito ad ogni sfumatura o nomea o Shem dellapropria singolare significazione. Cosa altrimenti sarebbe il mondo se tutto fosse solo bianco e nero ! Invece quanto importanti sono gli effetti della luce e dei suoi colori, la cui analisi si perde nella notte dei tempi epici dai greci ad Archimede e chi insinua sino ai tempi arcaici d’Atlantide ,la conoscenza della luce e del potere dei suoi raggi era un retaggio degli Dei. E forse chi carpì ai Celesti il segreto del fuoco, non era quello domestico, bensì la conoscenza di manipolare il fuoco della luce come allude il mito di Prometeo che lo rubò agli Dei. Non quindi la FIAMMA del fuoco , ma di quel fuoco “ celeste” appunto che stimolò l’uomo a farne poi una per colore….illuminato dal genio e dall’artificio che alla luce della natura fece scattare la scintilla interiore, quella divina che ha fatto fare all’umanità ,il grande balzo nell’ARTE( in greco)TEKNE, nella Tecnologia , Meccanica, Ingegneristica, Images, Architettura, Scultura, Pittura, e quanto altro la mente umana ha portato alla Luce del Sole.

La più antica concezione è che Dio è Sole- Luce, ed ogni percezione e significato delle sue emanazioni sono all’occhio umano ,le sfumature dei COLORI della Luce che alle origini sono state considerate le Emanazioni divine, dall’alto della sfera celeste, da cui tutto proviene dall’alto o meglio , dalla Sede dell’Altissimo, Helion in ebraico come facilmente così appare imparentato con l’Heliosserpente degli abissi el cielo abissale nero pesto.aria e la presenza della divinità nel mondo attraverso la dinamica creativa e ogni sua emanazione o energia luminosa. Il colore del sublime ci ammaestra mediante le icone sacre diffuse in ogni epoca si attengono ad uno schema tradizionale .

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la vergine siderale dell’Apocalisse in veste Celeste

 

Il manto della Vergine è AZZURRO come lo erano le vesti sacerdotali azzurre(tekhelet = blu celeste o giacinto) del Sommo Sacerdote biblico. Lo narra Giuseppe Flavio appunto illustrando i colori del Santo dei Santi e le vesti allo scopo indossate dal Sommo Sacerdote di giacinto- azzurro e inclusa la tiara sul capo di giacinto, il colore del cielo. I Kadoshim, i Santi vedono in questo colore la contemplazione delle cose celesti(cum sidera)essendo il cielo dimora dell’Eterno, fisica e concreta. Perciò essere in pace con la sintonia o risonanza azzurra, equivale porsi contro ogni prevaricazione e lontananza da Dio solo con la purezza e la castità spirituali che così si sale al Settimo Cielo. San Girolamo attesta che le vesti di giacinto del Sommo Pontefice simboleggiano l’elevazione(anabasi)del cuore (Lev in ebraico) al di sopra delle questioni e cose umane. Opposto all’AZZURRO sta il Rosso, il colore del fuoco dell’Ade, rabbia, risentimento, rancore, odio ect, tutto contrario al colore della sublimata gioia e della beatitudine della vita superna. In Santa Maria Maggiore di Firenze , nell’affresco di Simone Memmi , le Sette figure che rappresentano le Sette Scienze Celesti, unicamente la Teologia Contemplativa è in Azzurro.

La Teologia pratica in vesti Verdi. La Teologia Mistica in veste Bianca. La Teologia Polemica e il Diritto Civile in vesti Rosse. Il Diritto Canonico in vesti bianche dorate……. Poi nella stessa Chiesa un altro esempio manifesto , presente nel dipinto di Giotto che rappresenta quando Francesco d’Assisi rinuncia al mondo, mostra il padre irato vestito di rosso, invece il mantello del vescovo che avvolge il corpo nudo del giovane santo è di colore azzurro., allusione al mondo celeste. Giotto si rivela quindi quale maggiore maestro dei simboli del colore, quella dell’ARTE o tavolozza simbolica della tradizione profondamente radicata.

Di fatto l’Azzurro sta al primo posto per ogni ricco ventaglio di sfumature che acquistano denominazioni dal blu di Prussia al blu o celeste veneziano ( in latino – azzurro = venetus !)che era la divisa- colore dei corsieri delle bighe nell’anfiteatro a Roma. Nulla è mutato sotto il Sole , ogni fazione ama indossare i colori della propria bandiera o autocelebrarsi ricordando che nelle sue vene scorre sangue blu. Che per antonomasia tali stirpi nobili arrivano persino a stimare di discendere dal cielo dal celeste, azzurro ,ovvero dagli stessi Dei causa di questo che i Re hanno pretese divine di vita e di morte ,su tutti gli altri sudditi mortali quei “diritti” finirti in pezzi con le prime rivoluzioni, inglese, francese, russa. I Colori dell’Arcobaleno con tutte le sfumature percettibili sono il linguaggio della natura dall’inizio della genesi sino alla fine del mondo o cosmo stesso. Quel Fiat Lux è il binomio più sublime che diventa poi la lingua Divina ,il Verbo, il Logos che gli ierofanti e sommi sacerdoti hanno trasfuso nella Teo-logia.

La Scienza del Logo-del Verbo Divino(Teo- Theo in greco ) che è la lingua sacra che nasce alla scuola dei Templi o case di vita o santuari e che si rivolge dal Principio trascendentale che pone gli  uomini alla cerca o rivelazione dell’esistenza di Dio. Che si esprime mediante simboli, lettere-numeri che sono racchiusi nell’architettura, nella scultura, nei riti cultuali e sulle vesti sacerdotali. Assegnando all’AZZURRO o al lapislazzulo (la Pietra dei Re) un significato assoluto perché indica la Verità celeste, ciò che vero, chi dice il vero, che è in sé, è eterno di contro a ciò, che è transitorio e falso.

L’azzurro acquista questa simbologia immutabile dell’eternità celeste-divina. Prima sono gli stessi Dei o la divinità suprema ,lo Spirito Santo discende dall’Azzurro del cielo e dall’Aria. Presso gli Indù AGNI ,l’ariete come il Giove Ammone egizio è azzurro con le corna rosse. L’Agnello celeste è la seconda persona della trinità Cristiana ma che con il logo azur acquista nelle lingue orientali il significato di Fuoco.. , che sta al Dio Creatore che è sempre di colore azzurro. Tale è in India Vishnù dalla pelle cerula,, è nasce con la pelle color azzurro e così pure in Egitto la divinità creatrice suprema dell’Universo era Knef, l’Azzurro. Quanto la cristianità abbia assunto dalle passate divinità, l’azzurro manto , che avvolge la grande Madre, incarnazione della madre terra che è la salvatrice   ricreante la futura l’umanità. Un richiamo all’Oriente ha ancora lo stesso Krishna, rappresentato con il corpo azzurro. E ancora ritornando alla terra della più antica civiltà la suprema divinità degli egiziani, secondo Eusebio, il dio Ammon veniva rappresentato nelle pitture egizie con il colore Azzurro. La colorazione di ogni singola divinità e così di estrema importanza nel pantheon egizio, che qui citiamo dalla soglia del Bianco al Nero pesto. Questo è il colore associato agli abissi ed a ogni profondità reale o inesplorata quanto un baratro o voragine senza fine. Diventa perciò il colore dell’annichilimento e della cecità, la luce sta all’occhio che vede , simbolo biblico dell’Occhio Divino racchiuso in un Triangolo, la cui origine la possiamo solo demandare o ritrovare tra le pagine del qabbalistico testo dello Zohar, lo Splendore !.Che forse in merito ai colori potrebbe celare emblemi abbinati alle Sephira e a tutte le speculazioni che dovrebbero portare la Luce della saggezza nell’intelletto Umano – Qui citiamo quanto più palese e manifesto sia il colore se l’Azzurro del cielo sta all’Abisso Tetro e Nero. Nelle tombe egizie si ritrovano una quantità di figure e amuleti azzurri. ‘azzurro in Cina è il colore dei Morti, il simbolo delle anime trapassate, mentre il rosso(sangue) simboleggia i Vivi… e Vivant/Vivente che in albanese è gjalle(giallo?).

Questo dimostra che penetrare il senso dei colori è un vero giallo, indagine poliziesca o nera quanto l’horror di ogni cosa macabra. Diamo così per scontato, con un etichetta o cover c on tale veste quello che ci riguarda nel quotidiano. Ma la cui origine ha avuto luogo in tempo lontano. Ecco perché bisogna avere un occhio di riguardo nell’analizzare e classificare le significazioni giunte dal passato e le nuove che si sommano alle etichette moderne. E’ come uno schermo oscuro, spento che grazie alla luce , che la scienza umana ha dal fuoco della lente , al prisma , agli occhiali, ai cannocchiali, al binocoli, ai telescopi , ai proiettori e caleidoscopi , sino al technicolor e poi ai laser e la più sofisticata tecnologia ottica che c’è stato un grande salto che ci ha portato a mirare sino alle stelle e pianeti, galassie, ammassi stellari ect più lontani invisibili all’Occhio . Questo nostro cielo lassù non è più solo AZURRO, ma riflette tutte le Bande del colore visibile e invisibili sfumature a cui dare un nuovo senso nell’ordine di differenze di mille e più tonalità.

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Ying e Yang della filosofia cinese , positivo e negativo maschio e femmina, luce tenebra.

 

Un Grande Giallo come il nostro Sole, che è solo una delle tante stelle del nostro paesaggio cosmico, bianche, rosse, azzurre, verdi e nere , ect. Possiamo davvero dire che c’è Luce nella Tenebra sconfinata …a cui non potremo mai dare dimensione e misura perché insondabile resterà sempre questo transinfinito assoluto universo dominato da luci e ombre. In cui l’eventuale presenza di vita o vivente – gjalle (albanese) sotto un Sole giallo come l’Oro che giallo = verdhe (in albanese)avrà il colore lussureggiante del verde a cui tutti attribuiscano il manto e la veste lussureggiante delle foreste ,polmone vitale del pianeta che ospiti la vita. Ma appunto questo enigma è ancora il giallo cosmico che la scienza con le sue esplorazioni deve confermare dove si scoprirà il prossimo Paradiso Terrestre o l’Eden Primordiale di una terra gemella alla nostra avvolta d’azzurro e verde marino. Ma prima occorre il risolvere ,il quantum di materia oscura che circonda ogni sistema con tale spazio, fitto di tenebra siderale.

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divinità egizie

Ritorniamo alle divinità primordiali come era Osiride che rinasce-risorge  con il Volto Verde ad ogni stagione in cui lo stelo germoglia sulle grandi sponde del Nilo. Il mito del colore VERDE rimane così imperituro quanto quello del colore ROSSO attribuito a SET , malvagio e minaccioso rivale che complotta contro il fratello divino Osiride e lo fa a pezzi e lo seppellisce e disperde per lungo e largo l’Egitto . SET (Sethim in ebraico l’Errore)è sempre dipinto di Rosso fuoco come il pianeta – stella Marte anche per gli astronomi sacerdoti di allora , che designano d’ogni Colore precise funzioni. L’Oro giallo è per le Ossa degli Dei e le preziose mummie dei Faraoni , che devono ascendere ai cieli con il loro Ka .Invece il colore NERO sta a  Anubis dio dalla Testa di Cane Sciacallo ,guardiano dell’Oltretomba, il Restau o Amenti , luogo dell’ultimo viaggio dell’Anima nell’Aldilà , concezione che diventerà il dogma del rischio infero per i condannati rei riconosciuti , da essere divorati dai mostri dell’Infero,  dopo essere pesati e poi dati in pasto ai mostri inferi. Nulla è mutato nelle concezioni popolari, ogni popolo ha le sue tradizioni e indossa le vesti dai colori che le tradizioni insegnano. Ma su questo mondo capita poi che gli stessi colori abbiamo sensi contrapposti. Quindi sarà bene conoscere le usanze e costumi di ogni nazione. In Cina si distingue per le sue filosofie sui colori positivi e colori negativi , Ying e Yang ma questa indagine ci porta assai lontano sino alla stessa cromoterapia in cui i colori sono fonte di suggestioni inconsce per favorire positività o nichilismo dinamica o indolenza. I colori dati per positivi sono giallo, giallo-rosso-arancione, orange, rosso –giallo(cinabro) gli altri al negativo. Dall’azzurro si va al tenebroso e quanto è oscuro e incomprensibile ed occulto sino al puro Nulla assoluto, con cui la mente umana nel suo intimo vacuum mentale così crea ed immagina : Dio o Satana. Ma non basta questo per immaginarne una per colore e funzione ed attribuzione. Dante nella sua Divina Commedia dall’Inferno, al Purgatorio ed al Paradiso assegna ad ogni sfera i propri colori. Noi dal cielo prendiamo esempio dall’Arco baleno. Da esso l’uomo ha imparato e studiato la Luce nella sua settemplice irradiazione elementare. Ce lo insegna pure Leonardo Da Vinci ,che da sommo artista esperto del colore che lui stesso alchemicamente – alchemica mente amalgamava e approntava-apparecchiava. Dice : NOUS(Mente in greco)NOUS- NOI assomigliamo il color bianco alla luce, senza cui non si può vedere alcun colore, il giallo alla terra, il verde all’acqua, l’azzurro all’aria, il rosso al fuoco e il nero allo scuro che si trova sopra l’elemento del fuoco(carbone),perché là non c’è materia o sostanza consistente contro le quali possano andare a colpire i raggi del sole e illuminarle. Il primo si compone di luce e tenebra come l’azzurro dell’aria che consta di colore perfettamente nero e bianco. –Sono riflessioni del genio che ha ideato la prima camera oscura, e di certo di chi ne ha partorito una per colore da essere idee ed ispirazioni e illuminazioni tecnologiche scoccate dal suo arco celeste ,fonte precursore di magistrali teorie fisiche sotto questa sfera azzurra, la nostra madre terra.

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Il Trionfo di colori o aura dell’anima della Madre Terra.