QUI c’è il Paradiso..in Casa di..di Nostra Donna in sul(insula) LIDO(Venezia)Adriano. Ha ben scritto Dante nel tempo del Pietro peccatore ?Forse sia questo l’Enigma del tempo dei tempi in cerca di soluzione.
Per molti anni l’epigrafe di Nostra Donna = NOSTREDAMUS ovvero il famoso -:
Je ma pelle ….NOSTRADAMUS(latinizzato)La VICTOIRE. In ebraico MAPELLED..MAPELLO ha strane coincidenze semantiche da investtigare a tempo debito. Ma non poteva esimersi dal confronto che posto in testa all’epigrafe di Torino sentenziava che NOSTRADAMUS a LOGE ICI –
ON IL IIA LE PARADIS.L’ENFER.,LE PURGATOIRE
Meglio secondo la dicitura francese corretta :
ON IL YA LE PARADIS. L’ENFER.LE PURGATOIRE
Inevitabile richiamo alla Divina Commedia ,il grande poema TRICORDE di Dante ALIGHIERI.Davvero una Grande Zuppa (SOUPE) in cui per sette secoli si sono cimentati i pensatori più illustri e quelli sconosciuti dell’Italia e d’altri paesi della terra.Non possiamo certo fare confronti con la nostra semplicità nuda e cruda di aver ipotizzato che nelle Terzine di Dante ,il toscano-fiorentino poeta pellegrino di tanto allora ostracismo, abbia lanciato oltre i secoli le sue lungimiranze. Che ad ogni crisi e conflitto italico si abbia focalizzato i suoi versi singolari per la future genti.Il suo sogno di una Europa sotto un imperatore(Arrigo)per il suo tempo vaticinato con grande enfasi si è rivelato un sogno fantapolitico o peggio come Fetonte un volo che è collassato, precipitato sulle rive dell’Aquario Padus (Po).
Ma non c’è termine per la sua evocazione o visione come quella del VELTRO verrà…come un finale UOMO PERFETTO (INSAN KAMIL) di un disegno da Lui, Dante, tracciato in varie terzine dopo terzine.
QUEL CINQVECENTO DIECI CINQUE…..o leggere anche QVINDICE < V=U latina > che porta a leggersi (V)UELTRO=ULTORE = VINDICE. VINICE????VENEGIA ?
Una lezione offerta da oltre un demy siecle come Cle – Chiave ma non è la sola. Anzi altre terzine dichiaratamente geo stanti in locus der stelle – luogo tra FELTRE e FELTRE(nazione).
Nulla di nuovo sotto il Sole- di un ripetersi al tempo che Pietro Peccatore in Casa di NOSTRA DONNA in sul LIDO ADRIANO…
Circostanza e dettaglio- che solo ai miei Occhi da solitario esegeta che temerario acerbo,ingenuo,sprovvedo osare di portare il mio piede per penetrare nella Selva OSCURA in cui la dritta via era smarrita….avendo come guida non certo Marone mantovano ma il solco di un veggente chiamato MICHEL NOSTRADAMUS.
Così sono diventato l’Homme du BOIS, della Selva Oscura o meglio WALD-WILD foresta selvaggia, quella dei SECOLI dopo SECOLI(le CENTURIE di NOSTRADAMUS)IL noto ramaiges poetico in francese antico che mi compiacevo di leggere e memorizzare data la mia scolastica esperienza del patois a San Martin de Corleans che così il francese oltre la favella d’Adria e suo dialetto ben erano la mia enciclopedia, la primaria fonte o la ambivalente palestra quotidiana nell’accendere la mia passione la fiamma,il fuoco alla mia Pianta. Bosco o pianta che possa essere allegoricamente immaginata o persino disegnata da secoli in trattati . L’albero o Tronco nel cui midollo figurava la Grenouille un Verde ranocchio rampante….cosa che ancora non sapevo decifrare,visto e memorizzato da alcuni testi ermetici – poi pagine alchemico enigmatiche scoperte nelle mie incursioni da topo da biblioteca acerbo.
Episodi della mia infanzia precoce in erba di chi agognava di afferrare o o interpretare scabrose sentenze poetiche , tanto lapidarie per poi delineare e come sviscerare ,il capire il Futuro dell’Umanità. Ma questo non solo stimolato da cose udite,come sin dal catechismo alcune caleidoscopiche letture di capitoli dell’Apocalisse e sia le voci di alcuni movimenti e settarismi che straparlavano della Fine del Mondo.
E quindi sin da scolaro, la mia preferita lettura e quindi incalzante ricerca era così già misteriosamente incanalata a libri strani, teosofici, filosofici delle transumanze orientali come dell’INDIA (Mahabharata) favolosissimo polo di Guru e YOGI , mulinello asiatico e calamita di varie Dottrine Indiane(YOGA- RIG VEDA).
Quasi quasi tuffato come nel Ramayana(altro favoloso testo dell’Indi) da Bosco e di ogni altro ramaiges di allora sommato non ai rami, ma alle pagine e fumetti dell’edicola nostrana – D’ogni genere di Intrepida – Avventura in campo la cui regina era per Me la Fantascienza. Il pane settimanale o mensile bene iniziando dai primi Romanzi d’Urania(Mondadori).
E allora inevitabile che la fama di Nostradamus già emergeva come un iceberg tra tante paginette sia della Settimana Enigmistica e dei rotocalchi che evocavano e davano in pasto al pubblico alcune quartine delle sue quartine tanto di cose passate e di cose con Eventi del Futuro. O dico oggi FUTARK altro alfabeto di conoscenze e lettere arcaiche scritture derivate e sia radici dall’Albero de Miti e Mitologie di ogni tempo dei tempi, di cui ero avido fagocitavo , pagine e pagine non con i denti, ma con i miei Two ..dous OCULOS – due OCCHI o BOuSCULOS.Ma questo calembours da rebus è antico di ben cinquecento anni,dal tempo di Nostradamus !Ma come ci insegna la natura gli alberi hanno la vita longeva ovvero basta contare i cerchi del tronco per calcolare quante stagioni e rivoluzioni biologiche restano come marchio nell’interiore ceppo,come di un Quercia farnesiana.
Esiste quindi un innesto metaforico tra Nostre(a)damus ICI quasi ad evocare l’Adamo del Paradiso Terrestre con tale sequenza che dice che ICI= Qui : ON IL (Y)IIA LE – Il Paradiso,l’Inferno,il Purgatorio come nella Divina Commedia si entra nella Selva Oscura della Boscaglia tetra . In cui Dante così scende con Virgilio sua guida o psicopompos nel Regno delle anime dei MORTI (DIS Manibus) nell’imbuto come Anfiteatro di tale Underground sotterranea speleologia.
La Katabasi Giù e come poi Anabasi Su incominciando dai Gironi inferi dei correi condannati alle pene dell’INFERNO -e che solo dopo ci sarà la risalita.
L’Ascesa(ANABASI)l’Ascensione dedans intra il Purgatorio ed il conseguente scalata ai Cieli dei Sette Pianeti incluso Helios, il Sole per entrare nell’empireo celeste oltre l’Ottava sfera e sia al CRISTALLINO.Dopo cui “ VID’IO”
Dante concentra con tale fonema ciò che Lui VEDE,o meglio VEDE DIO ?
Ecco l’inserto che così di fatto ha ogni poeta e veggente l’attestazione propria di essere testimone di una Teoria-Visione DIVINA dei cieli sublimati nel DIO stesso.
Dalla notte dei tempi l’umanità ha venerato/adorato gli astri come dei.L’Olimpo da essere così la Sede Eccelsa, altissima (altissimo HELION in ebraico) esprime tutta la antitesi di vedere la divinità in Alto quanto poteva essere concepito il massimo Luminare universalmente “divinizzato” in contrapposizione al Basso abissale ovvero plutoniano Regno dell’Inferno.
Punto fisso dell’immutabile pensiero a noi razionali cervelli – da essere così più che istintivo essendo posto al di sopra del Tutto e che ha fonte della LUCE sfera o essere superiore così dimorato da millenni nelle menti, cerebri di ogni pensatore…filosofo, sacerdote, astronomo, astrologo , profeta etc.
Nonostante i secoli (1321 + 700 anni = 2021) qui si evidenziano dei concetti che si reggono come prime verità filosofali che hanno a nostri occhi di Due protagonisti, poeti e veggenti famosi, che hanno vissuto una esperienza del VID’IO con il DIVINO che ora mettiamo a nudo.O meglio portiamo ala LUCE del Sole.
Prima PENDANT…DANTE essendo il testo più antico,in cui viene descritto il suo approccio elevandosi bene sino sulla Luna.Cosa che non quadra affatto dal punto di vista e memoria dei chiosatori.Dante nelle sue terzine del Paradiso è andato ben oltre della Luna(Paradiso-13-21).
Noi sem (sol)levati al SETTIMO splendore
che sotto ‘l petto del Leone ardente (Leonardo ?)
Raggia(te) mo misto giù del suo valore
Così Lui qui evidenzia che è andato, sollevato oltre il Sole stesso raggiante o casa – campo del (Shinkō-quinta casa)Leone rovente-ardente.
E non solo “ fammi nota(re) la cagion che sì presso mi t’ha posta:
e di perchè si tace in questa Rota(sfera)
la dolce sinfonia di paradiso che giù per l’altre(sfere)
suona si dinota..(a toni).
Tu hai l’udir(udito)mortal (umano)come si l Viso(Visiva)”
(37- 61del Paradiso Canto XXI)
< dinota…in greco = dino =dinetos- girevole, rotatorio, vortex)
Dante viene avvolto da un fenomeno ondoso,sonoro tale nella sua percezione immaginaria che va oltre i sensi fisici della natura stessa. Ma non è il solo che ha vissuto questa full immersion celeste rotatorio,concentrica ?.Testimonierà ben altro di più visivo e di natura compatta,solida, soave,visiva al suo Occhio
Altri hanno raccontato la loro esperienza, dopo avere vissuto il rapimento al SETTIMO CIELO, esperienza inenarrabile che accomuna San Paolo, il profeta dell’Islam e a cavallo di tanti secoli questo ponte del tempo e della storia , papale papale di fatto vine descritto da Michel Nostradamus in quartine e orazione stilata in una delle sue LETTERE. Strabiliante l’accenno comune al Leone o l’EONE siderale ? Ma questi comuni logos possono celare ben più di infiammante-ardente (langol= in magyaro)Diable Deal antica Flaminia questione celeste.
BIosgna avere dunque Occhi da cibernauta per viaggiare negli spazi non della fantasia ma di quella Luna selene che illimina il cerebro dei poeti. che si elevano al settimo cielo.

Ha scritto il Nostro in merito a:
ON ILYA LE PARADIS.LENFER.LE PURGATOIRE L’ulteriore rivelazione che collima con la dizione dantesca.
Bene si evidenzia che in inglese c’è la distinzione tra Cielo= The Skys e Heavens ovvero Paradiso !
Chi ha così narrato del suo rapimento celeste – sul calco di quanti personaggi remoti(biblici: Enoch)e poi Maometto con il suo viaggio ISRA a cavallo di una montatura fantastica di cui abbiamo narrato il mito …ed altri denominato BURAQ.L’esplorazione dei cieli e dei Sette pianeti, le Sette Luci raffigurate dall’ebraica MENORAH, ma qui riportiamo le testuali parole di Michel Nostradamus nel suo viaggio et Voyagers nello Spazio & Tempo.
“ Ora volendo che per effetto il dichiarare non mi è stato possibile , giunto con la mia singolare(unica-solitaria) della mia tanto longa (N)ottenebrazione e Oscurità che è improvvisamente-subitamente ( esclarcie éclaircie…schiarita) e trasportato innanzi alla FACCIA(Volto-Viso)del Sommo (souverain)Cielo(Oeil)Occhio.”
( dunque si fa luce pour…. Éclaircir un mystère )
Innanzi al V O L T O …Πρόσωπο !(in greco)la FACCIA
Dopo una lunghissima oscurità abissale spaziale e temporale ecco trovarsi subitamente alla presenza della FACCIA Suprema !
Mai così il contatto tra umano e il Divino – Faccia a faccia , diventa scrittura e testimonianza , mai presa e considerata da quanti hanno posto Fede nella Presenza di un Architetto dell’Universo.Ovvero Dio. IL Dio invisibile e inafferrabile che invece qui si fa OCCHIO – visione, luce e forma. Ecco come sia prepotente l’images remota dell‘Occhio DIVINO racchiuso nel Triangolo , di preterita eredità biblica….per alludere al Signore dei Cieli, al Padre Eterno.
Ma tale meraviglioso simbolismo cristallizzato in ogni forma d’arte sacra così venerato tanto da ebrei come dai cristiani non si abbia a trascurare quanto questo OEIL-(scritto nel testo)non escluda l’altro francesismo LIEO- LIO- LION…
Animale sacrale biblico per riferirsi tanto a Città Santa (ARIEL- leone di Dio..e profeti, messia, evangelisti, e Re …)Nulla di nuovo sotto il Sole stesso che è la Luce somma agli occhi del poeta profeta appunto designato dal mito astrologico appunto nel segno del LEONE solare.(L’on..tiendra) E dire Sole in greco HELIOS …tanto richiama l’ebraico HEL- Signore IDDIO quanto lo stesso LIOS(SOLIS)il Leone stesso.Aggiungo che essere al cospetto- posti innanzi all’OCCHIO FELINO SOLARE non basterà perchè ben altri sono “tanti splendori, ch’io pensai ch’ogni lume che par nel ciel quindi fosse diffuso “ (31-32 canto XXI°)i luminari che verranno mirati e enumerati, descritti dell’ignoto firmamento.
Dante allora descrive oltre i limiti sinora considerati come barriera Cristallina,sinora “ dentro il Cristallo che ‘il Vocabolo porta . Cerchiando il mondo, del suo caro duce(guida)sotto cui giace ogne malizia morta “(25-26-27 Paradiso- Canto XXI°)
Il limite estremo dei cieli racchiusi dal CRISTALLINO – secondo la concezione tolemaica- come lo steso vocabolo KRISTALLO in esso porta in seno CRISTO stesso,il caro duce, pastore sotto i cui piedi giace ogni mortale malvagità..”Una grande cosmica sfera di VETRO-CRISTALLO in cui le immagini si riflettono, invece ben altre si manifestano in tale inventro. Nell’interiore introspezione spirituale i limiti sinora concepiti del cielo, vanno oltre il cerchi del mondo e dei mondi.
E quanto ispira ancor il poeta è la sua fede nel potere o potenze degli altri lumi o archetipi zodiacali. Lo sfavillare di tali costellazioni ha quindi motivo di fare la comparazione tra Dante che si dichiara nato sotto il Segno dei GEMELLI e così scopriamo che si rivelano visionari divini – entrambi come Michel Nostradamus, ancor più favorito, esattamente stante all’opposto della Rota Zodiacale – nel segno del SAGITTARIO. (* images del Fanti)
Eccoci quindi all’antitesi notoria dello zodiaco, la cintura della vita di antichissima tradizione mesopotamica e successive denominazioni che hanno affollato i patrimoni degli astri e e la trasmutazione in segni celesti,divini con eroi, donne e animali fantastici. Dei e deus ex machina(Librae, engin , arche arcieri e carri, pastori e greggi e fiumi).
Ma ogni schema ideato dagli Antichi corrisponde ad una preciso Archetipo, ed a esso che si immergiamo per svelarne le significazioni.Piuttosto con l’Occhio dello Spirito.
Qui non possiamo trascurare riminiscenze ebraiche della kabbalah.
Ma quanto ci stupisce quell’OCCHIO Celeste dell’UNICO.
Nessuno ha mai testimoniato una concomitanza di rapimento fulmineo e il trovarsi a faccia a faccia con la Faccia(Fytyra e fytyrës n alb.) del SOMMO OEIL OCCHIO DIVINO.< AYN in ebraico…)
Costata la Determinazione dello scritto che aggiunge l’essere innanzi : “ del Primario Monarca dell’UNIVERSO così
che talmente sono stato in dubbio lungamente a Chi- Colui Io vorrei consacrare queste TRE CENTURIE delle restanti mie Profezie PARACHEVANT completante la MILLIADE ….“.(Parachever-verbo . La Paracheve festività religiosa….)
Il Nostro così compreso dalla elaborazione profetica in corso nel completamento- completante la MILLIADE delle quartine che compongono il testo delle Centurie. Ma per un dotto come il Nostro quel riferimento al completamento, al compimento finale stesso delle sue profezie richiama bene dalla Prima Centuria il rigo della 1- 48:

“ Lors accomplit et mine ma prophetie “.
Allora quando S’accompie (sacco pieno ma in francese “sache” = savoir- Sapere = Conoscenza) quando si giunge ovvero secondo quanto Detto : Au Fin du Sac – Al fondo del sacco – che equivale dire = Al segreto = Sub Rosa (n latino)è trovato-scoperto.
Due sono qui i logos che combaciano con un sincronismo che sposa così il Compimento…la Realizzazione – ovvero il Parachever (in alb = VENITJE)Che propriamente in latino è così trovato – trouvée = INVENJETES . Possibile coincidenza anche cronologica alla Paracheve – in greco comprende così chi sia chi mine et Illuminè . Illuminato dallo Spirito Santo ovvero strada facendo inclusa la cronologia della “ PARACHEVE “.
Un passo indietro è necessario a questo punto.
L’esatta contrapposizione degli archetipi Dante & Nostradamus: Gemello e Sagittario.
Aria e fuoco . Vento e Fiamma…ed ogni affinità persino con i Trigrammi del Libro dei Mutamento(Metamorfosi).
Nostradamus come manifesto spirito nato sotto il segno di Fuoco del Sagittario (Kentauros, Chirone etc…)è l’esatto arco celeste che indica quanti siano gli spiriti che del Cielo Ouranos.ed ogni cosa e natura e teoria celeste(astrologia, astronomia, astrofisica , e sino alla teologia, di tutte le cose celesti e inevitabilmente del Regno dei Cieli…)che elevi la mente umana a osservare il cosmo attorno a noi umani e ogni scienza ad esso inerente.Nostradamus è quindi il suo Campione anzitutto oltre essere nato a Mezzogiorno,l’Ora regia, la più perfetta per l’Ascendente Sagittario, che sarà la sua proprietà di tale dono divino e viaggiatore oltre i secoli e millenni,quale testimonio singolare di tanto Tesauro profetico.(Le Centurie, le Pronosticazioni).
Quindi il Sagittario come insegna il mito d’essere quel Centauro antropomorfo da anatomia parte da cavallo e umano del Chirone che istruisce i semidei, gli eroi, trasmette conoscenze superiori a pochi eletti.Da nono campo- casa dell’astrologia che quindi riguarda ogni conoscenza inerente alla religione, filosofia,scienza dei cieli che i suoi pellegrini planetes erranti corpi reali e poi gli spiriti che si elevano al Regno dei Cieli della dimensione dei credenti in Cristo.Vi è quindi in tale segno una forte attitudine alla pluralità eclettica delle Conoscenze in terra e sotto i cieli.Ecco quindi i grandi esploratori, pellegrini che vanno oltre ogni limite ed orizzonte,oceano o confine e sia oltre le virtuali Colonne d’Ercole collima con chi sia del segno Sagittario, che come saetta ha lo slancio coraggioso e temerario di uscire dai suoi confini e consuetudini concettuali onde oltrepassare le barriere limitanti per spiccare il volo verso rivoluzionari dimensioni e spazi e concezioni in cui così magistralmente lo strale della sua scaturigini interiore cerca l’approdo verso un nuovo mondo, pianeta. Stella, Sole,dimensione di altro universo parallelo.Diciamo appunto carcere ed arciere..chi oltrepassa le grate delle gabbie gravose gravità .
Quelle che imprigionano l’uomo…salvo osare lanciarsi abstrapta lampe o come fulmine a sfrecciare con Arco e freccia -strale . Questo poi secondo dottrina (ZEN) l’uomo con mente pellegrina diventa del Cosmo stesso il viaggiatore ed esploratore.
La controparte dalla celeste del Sagittario abbia così la sua simbologia nelle due Colonne(II) noto segno di Castore Polluce. I Dioscuri protettori dei naviganti che invocano la salvezza onde approdare alla riva,porto o molo. Alla Colonna per ancorare la Nave.Dante come pellegrino coinvolto nella sua vicissitudine e dolorosa e tempestosa discordia Fiorentina, ha di fatto altro che sbandato da sponda a sponda in cerca di approdo e riparo sicuro.Roma insegna Ronolo e Remo da gemelli il cui destino è stato evidenziato ? Uno RE l’altro sacrificato sul solco della città appena fondata.
Chi vive e chi muore, amntitesi totale dei destini che avvolgono qundi i GEMELLI. L’essere Gemelli richiama i miti senza scampo. anche se tanto si compiace di narrare non si ignora forse che i Dioscuri hanno in compagny il Destino contrapposto. Uno immortale e l’altro mortale,
Dunque ecco l’uno destinato all’Olimpo, l’altro condannato agli INFERI. Yematica sfuggita a tanti dotti esegeti come l’archetipo dei GEMELLI ,sia per altre lingue indoeuropee (YAMA sanscrito)Tanto il nome del Primo UOMO, come GEMELLO e la favella per nominare il Signore della MORTE.
Ma nel mito uno dei Gemelli si offre di passare sei mesi nell’INFERNO per offrire al fratello gemello i benefici e favori dell’OLIMPO, il Paradiso più analogo al nostro pensiero. Scambio di funzioni e ruoli. ?
Lezione antica che di cui ho fatto tesoro nel secolo passato quando nell’anno dei TRE Papi, ho scritto dei Papati GEMELLI, di cui uno il Paradiso Immortale ed chi dopo post PAULULUM …MILanSaultres (Saul-tre)fu gemello di nome d’altra Yama Gemella et Gemello(morte )letale infero che – terrà Simon(pietro)Monarchia (1-48).Ma sono lezioni vissute faccia a faccia (fytyra in alb.)come la realtà storica degli anni Settanta(1978).(latino paululum significa pochissimo chi dura poco)
Ma oggi discorriamo non già degli anni Settanta ma bensì di SETTECENTO ANNI !
Coincidenza vuole che la vita doppia di Dante da autorevole Priore francescano e come tale personaggio della Storia di Firenze, abbia vissuto quell’Esilio(esillio) che poi sia comparato tanto da fuoriuscito nel suo scampato viaggiare nell’infero della miseria e salato pane inclusa la persecuzione fiorentina,condanna a morte e quindi il suo Calvario per emergere come dotto pellegrino, ambasciatore, novelliere,fine dicitore padre della lingua italiana (tosca)a cui ha innalzato il, suo poema a tali vertici da essere da secoli riletto e su tale solco così ispiratore di tanti altri novellieri poeti e artisti.Dicono che tutto è dovuto al Petrarca da cui il poema venne soprannominato la Divina Commedia.Tanto di Cielo, Katarsi ,il Purgatorio e Inferno capovolgendo così come il Cristo stesso discesa ed risalita sino all’IDDIO padre celeste – Quanto riassumeva in questa sua immaginifica e magnifica rivelazione -rivoluzione dei mondi da abstrapta fede, miti,eroi,santi, papi, come attori della storia al di là di ogni tempo. Fascino accattivante che ha fatto memorizzare le rime di un teatro giunto palpitante sino ai nostri giorni.Oggi in quei gironi e solchi potremmo inchiodare novelli passati attori come gli aspiranti alla pubblicità o fama buona o pessima…nulla importa basta essere famosi. Almeno per alcuni giorni sono oggi papali papali dei set tv da grande fratello. Tutto ad ognuno la fantasia, chi ama riandare alle dietrologie e ai fasti della storia e chi solleva il Velo casto della Lumiere* ottenebrata e sogna ad occhi aperti…Ch’io veggio ! Non solo con gli Occhi e la Mente avida di gironi,tours d’avventure e tragedie. Glorie e Sangue. Ecco la Fiction antica così stilata nel corso del tempo su tempo + dall’inventiva o in(vene)zione dantesca incantante. Ecco il gratis Teatro ODEON di tanta storia italiana. Marciamo poi le letture affascinanti degli eroi e mulini a vento come anzitempo ci sono nei tanti nostri poemi di cui siamo stati imbevuti. (Gerusalemme liberta.L’Orlando Furioso etc..).
La STORIA come la polenta dalla farina dei giorni remoti, cibo grazie al ed alle sue Pale dela dimensione o dell’immaginario binario che l’ha macinata e intrisa gastronomia pure come siderale e preterita. Ma partiamo bene dalle Origini ONY L I I A …benedetto altro PARADISO ICI ,terra a terra da cui rifarsi ed attenersi con la severa Memoria. E questo intendiamo quando vogliamo ricordare secondo i gironi e le terzine e quartine dei veggenti della nostra narrazione.Loro dicono che hanno incontrato DIO-VID’IO tanto ripetutamente che non possiamo negare l’anfibologia divina di questa affermazione, quella che rende entrambi ai nostri Occhi quello dello Spirito con cui vorremmo spartire + viaggi e visioni, orizzonti e lungimiranze profetiche (Ultore,il Veltro o VLVETRO)così strada facendo infatti proprio nel PARADISO abbiamo – invenietis,il tesoro nascosto come quello di ZARATHUSTRA o di ZOROASTRO. sopranome dato da Raffaello al Fanti come dall’ardente Leone= Leonardo da Vinci.
*Fratelli Lumiere- gli inventori del cinematografo in Francia- manifestazioni di immagini mediante la LUMIERE ottenebrata(ottenuta tenebra) oscurità adatta al manifestare le abominazioni sullo schermo(specchio miroir) lattiginoso….( ricordare quanto ha e scritto nelle Lettere il Nostro.Ma poiché l’Occhio ì l’organo primario di ogni percezione visiva ecco quanto bene fu scritto su Così Parlò NOSTRADAMUS a pagina 276.(Oscar Mondadori1998)CH’IOVEGGIO – Vedi images del su DETTO-suddetta pagina :.

Tale scritto è stralcio di testo in preparazione sul trattato del PARTADISO con l’esegesi specifica di quanto abbiamo svelato e scoperto di ventura prubblicazione…entro il 2022.Lezione tosta che richiede buona analisi e memoria per collegare quanto sinora scritto e prima di scrivere e postare almeno meditare a passi silenti!