LEONARDO/ODRANOEL – GLI ARCANI COMPAGNI del GENIO

Les livres cloz et sceles.

Les Chose très ancienne

 faisoient descripre feuillez oraisons

et livres cloz scelés à l’ancienne

De très antique note donnant raison

Plusieurs e divers et extranges notables

du très antique signe que nous faisons

Ici(Igino)nouter par notes vèritables

(Da Hieroglyphiques d’Horapollos di Nostradamus)

HYGINO vedi testo Astronomiae

C’è chi alimenta il più ostinato materialismo negando ogni intelligente e divino disegno in  questo nostro destino e universo, che è l’inconfutabile matrice e culla della nostra coscienza che vede e sa di essere dentro questo cosmo componente di una invisibile trama nascosta e a tratti  deducibile ma ancora grande parte sfuggente quanto il numero dei miliardi di  stelle e di processi dovuti a questo Ordine (kosmos in greco) conseguente, da  cui dipendiamo e ci evolviamo per forme e con pensieri umani che anelano istintivamente al di sopra dei cieli.

Da tempi immemorabili così formuliamo magistrali teorie o assurdità bastarde, che cercano di spiegare la realtà sotto gli occhi di tutti, al medesimo tempo altri chiudono gli occhi all’anelito straordinario, che la stessa natura ci ha dotati e che chiamiamo spirito.Ci sono persone che rinnegano lo slancio di una visione spirituale,  posto e fiato. Il sogno e la fantasia che galoppa appena chiudiamo gli occhi, volgiamo la testa altrove….in alto o basso, nel  profondo o nell’insondabile continuum  senza termini o limiti di geografia così con gli occhi fuori della testa ci appropriamo spiritualmente  scatenando un sesto senso immateriale , che ci regala un potere astratto con cui  ogni cosa e memoria dentro di noi scavalca e sorpassa la realtà e dispiega quel lato oscuro della nostra coscienza o del  nostro inconscio  entro cui tutto si contrae, si ritrova, si rispecchia, si feconda animando ogni impalpabile visione. Dentro di noi  c’è la parte  migliore e peggiore che sfida ogni etica o morale , partorisce pensieri senza remore. E’ l’essere più audace che come un  baco tesse la sua tela nutrendosi di foglie altra allegoria cara, che mostra che chi assimila non solo metaforicamente cognizione dopo cognizione, bene moltiplica, somma e associa incessantemente nuova linfa o dati in se stesso. Si nutre la mente e a sua volta il corpo. In natura quindi quante analogie si prestano a dare l’esempio fondamentale, ed elementare di chi accumula nel suo antro interiore ( vedi l’Ape laboriosa presa come simbolo sin dall’antichità, ci fornisce il prezioso Miele)  sinché non sopraggiunge la spontanea Metamorfosi che forgia le Ali e vola da fiore in fiore a cogliere il nettare da fagocitare poi in trasparente dorato orange.  La natura presa come modello dei segni del linguaggio umano come in quello egizio l’ape è il geroglifico +  uno stelo del regno dei Faraoni! E vale ad  indicare e  nominare sia strumenti di espressione, sure del corano (la XVI sura le Api) versi, canti, litanie e narrazioni  eternate dalla lingua dei poeti e dagli scribi, in ogni popolo e metropoli della terra, che hanno tramandato tutte le visioni e quanto sia stato concepito ed immaginato e modellato con ogni figura visibile la realtà del mondo sotto i  Cieli e persino oltre nella dimensione o venerato regno dei Morti. Nell’umanità si è alimentato il fervore di favoleggiare e raccontare il passato. Hanno chiamato Miti queste  memorie o reminescenze spesso fantastiche o inverosimili ai nostri orecchi attuali. Remote epopee leggendarie che mai periscono se si riascoltano con grande stupore, soprattutto quando queste storie  fanno parte delle nostre  prime innocenti fughe dalla realtà tuffandoci nelle dimensioni delle Favole. Tantissime storie e miti che così abbiamo alle spalle del nostro archivio o storia. Montagne di testi e un grande patrimonio di miti, immagini e simboli, di cui tenerne conto. Da memoria trasmessa alle generazioni future, perchè è facile smarrirsi in questa foresta di concezioni scabrose, perché questo non è un viaggio a ritroso, nella memoria a tutti facile. Allungare la mano sarà facile, ma la natura  ha posto delle difese opportune che obbliga a non muoversi a caso o di traverso o prendendo delle scorciatoie. Bisogna davvero aver gli occhi aperti. Impariamo dalla Rosa rosso sangue carnosa che sempre lo stelo coronato dalle spine e la flagranza del profumo che soavemente ci attira. Cose che così alla prima vista ci fanno invogliare, trascurando ogni prudenza. Tutta la natura ha i suo trabocchetti, che richiedono  sollecitamente di non andare avanti con gli occhi da talpa. Non basta una infarinatura per accedere ad ogni scienza bisogna farsi i muscoli, mettere mattone dopo mattone per creare un edificio, quindi davvero goccia dopo goccia che bisogna assimilare e bere sinché la coppa non sia colma. A volte potrà essere il fato o il destino a pioverci addosso, ispirarci, offrire circostanze fortuite, e così ci sentiamo fortunati, predestinati. Ma nulla toglie che il callo, l’olio di gomito (fr. coude) sia richiesto a chi si dedica quindi ad una Dottrina… anche se questa piovesse dal cielo, come la  pluiant rousé, la rugiada mattutina che sgocciola su stelo, fiore, germoglio, pianticella, albero pure la Quercia. Misteriosamente ogni spirito ha una sua inclinazione e predisposizione che se prende la strada giusta bene cammina avanti verso la sua meta. E così di fatto che la natura allora influisce, come dice Nostradamus a migliore comprensione delle varie inclinazioni e geni di madre natura:

Su coloro che hanno una natura disposta

ad essere sensibili  invece ad  altri non ha effetto

Chi per natura* sono duri per i loro modi

Così che la dottrina a tutti gli uomini si appresta

Ma per l’Ingegno sottile che si rende disponibile (si presta)

Invece alle grosse(grossolane) teste rude(dure) è interdetta

per l’intendimento ebete che li molesta. 

La Scienza a essi non si può imbibere (boire).

(*Ipernatura – superiore natura)

Queste sue note qui chiariscono i diversi comportamenti e le inclinazioni che differenziano coloro che  amano la scienza (filosofi) e chi sta all’antitesi. Come c’è chi apprezza il profumo della rosa  aspirando e accostando la mano senza farsi pungere nel cogliere il fiore. La natura così mostra come bene provveda e difenda anche per ciò che nutre con la pluiant rousé, la rugiada , il guazzo che spegne ogni arsura con il suo bibere dissetare o anche dare da bere agli assestati o a quanti vogliono dissetarsi alla Fonte dell’acqua di vita, come chi pende dalle labbra di un Rabbi, poi altri rifiutano anche questo perché restii a tale imbibere perciò che restano a Xeros (in greco) a Zero, a Secco, perché sono aridi sia nell’anima che fuori. Ci sono tante allegorie dell’agricoltura divina che ha il suo seminatore come nel celebre quadrato magico del Sator Arepo Tenet Opera Rotas.

Il  più studiato Pentalogosesoterico o Cubo o kubois sollecitatore di ogni possibile incubante incubo o inconscia ispirazione,  che dal regno o dimensione di Morfeo si attiva misteriosamente nell’intimo  inconscio dell’umana Psiche lungo gli stati onirici,  che hanno qui la fonte della divina ed umana Quintessenza, che oltre ogni simbolo e fantasia persino semantica può suscitare e prodursi in ogni Mente. Nessun mulino può produrre farina se la mola non è nutrita dai grani travasati dai sacchi. Ogni vivente solo se è nutrito con idee e ricordi e osservazioni  che mettono in moto la sua macina interiore, il Sanpò nordico o the Whirpool  interiore che come una rota solare con le sue ghiere o chele  invisibili mettono in atto le energie fanno ruotare tutto attorno a sé, come altre sfere, o meglio nel nostro microcosmo i vari mondi e teatri animatissimi dell’immaginazione umana che sin dall’infanzia ci avvolgono quando chiudiamo gli occhi al reale per immergerci nell’Irreale, la cui natura ci resta inafferrabile, ma lascia traccia inconfutabili nella nostra anima. C’è un microcosmo dentro ogni essere che si anima ad ogni notte, per la metà della vita che ognuno secondo la sua durata esistenziale, appunto passa giusto metà nelle braccia di Morfeo. Quel fifty & fifty della vita che non possiamo ignorare, quel lato in parte oscuro in cui la mente va per i fatti suoi nel territori impalpabili che solo la psicologia o le teorie ultrafaniche cercano da tempo di dimostrare e spiegare. Una parte dell’esistenza così parziale che deve contare moltissimo ma di cu non abbiamo assolutamente la geografia e la fotografia di tutte le cose ed i pensieri che durate lo stato onirico in ognuno avvengono e spesso all’alba tutto troppo spesso si dimentica. Un dominio indefinibile che è un grave danno sottovalutarlo e davvero come dice il genio leonardesco….( Arundel-278.r Leonardo) perché ribadisce  “Vede più certa cosa l’occhio nei sogni che colla immaginazione stando desto”. E l’enigma delle funzioni dell’Occhio è una indagine d’avanguardia quella condotta da grande fiorentino. L’occhio dell’anima, che ha i suoi indagatori nei primi padri della psicologia: Jung e Freud e semmai Apollodoro, autore greco di un libro sui significati dei sogni, questo è un territorio in cui muoversi e come camminare sul filo del rasoio. Molte sono le teorie e numerosi i testi dei vari maestri di questo campo. Potremmo anche rileggere la prova che in ogni scienza ci sono sempre stati dei precursori, spesso denigrati prima e poi solo lungo il tempo riconosciuti e studiati. Una lezione che appunto va messa in evidenza in ogni ricerca per non scivolare sulla solita buccia di banana  e ingrossare le file dei detrattori, che in ogni secolo sbandierano dai loro pulpiti verità sacro sante che poi il tempo macina via come sterili scorie. Ogni elemento in natura non è puro, ma deve essere raffinato nel crogiolo alla temperatura giusta. Così ogni teoria deve lungo il tempo subire il suo processo o the trial per superare il giudizio e dimostrare la verità secondo i fatti e le conferme che  maturano nel tempo. Nulla di più reale razionale e solido e concreto che ha dai tempi remoti un suo simbolismo di natura geometrica e volumetrica. Poche parole che grazie al simbolo, al segno, alla figura o iconografia e sua struttura o architettura mostrano all’occhio umano ed alla mente i sensi a cui attenersi. Solo mediante la figura o simbolografia su cui si elaborano i Simboli come un bolo gastrico da cui scaturisce l’intimo, interiore Consiglio ( in greco Symbollein ) da cui si alimenta e si ciba di virtù ogni dottrina o insegnamento. Partendo dall’esempio più razionale che qui ripetiamo che Non c’è quadrato più del quadrato  (il motto di Lapalisse) o meglio quel Cubo entro cui è raffigurata la foglia di Quercia a forma Pentagonale, che evoca la quintessenza delle cose bene raffigurata dai maestri anche prima del Rinascimento. Perché tanto interesse alle foglie alla flora ai simbolismi quasi proverbiali del “Non si muove foglia che Dio non voglia? “  Ma allora ci interroghiamo chi mangia la foglia? Chi solleva la foglia? Perché hanno messo la Foglia sul pube di Adamo? Sono modi di dire per investigare o celare sotto la Foglia di Fico di natura spinosa anche per gli imbarazzanti quesiti e pudori nel parlarne apertamente di cose di cui ancora si ha tanto pudore da mostrare ed esibire alla luce del sole.  Nudo e crudo auto inganno umano – di evitare di guardare dritto negli occhi  la faccia della cruda realtà, alimentando fallaci e errati pudori e proibizioni…che cadono sotto un termine in cui fallo ed errore o peccato originale stanno alla parola Amartia …….(fallo, errore in greco) Paramartia in sanscrito Suprema Verità!  Divieti e mascheramenti che vanno oltre le inclinazioni e i sotterfugi biblici di giocare con le parole e inventare così infinite cabale o codici genesi a cui sarebbe meglio usare il bisturi o la spada a doppio taglio, per non cadere in fallo. Così che da tempi remoti nascondo o si svelano ambigue allegorie che ancora cacciano ogni nudità cruda e  conturbante che appare ad ogni Nuovo Adamo o Tarzan che balzi da ramo a ramo, si arrampichi sul tronco dell’albero gigantesco ( Allon in ebr.) della stessa Quercia, quello degli Dei o meglio consacrato al Sommo Giove…sotto le cui fronde sussurrano echi e voci invisibili come auspici che qualcuno sa ascoltare o meglio udire sotto l’ombra du ramaiges come così si intende nel linguaggio gallico. Non muove foglia (petalo in greco)che Dio non voglia – alludendo al misterioso processo che c’è in natura secondo la causa che il Tutto è immerso in un tutto e che gli Antichi avevano percepito sino ad includere terra, cieli e l’infera inconscia sfera dell’anima umana. Quindi consideriamo come ogni pianta, provvista di tale difesa mostra i suoi  profumatissimi fiori con tanta soave  delicatezza bene coronata d‘aguzze spine. La mano sapiente del giardiniere sa muoversi nel giusto modo, mentre il profano che si intromette nell’Eden o giardino finisce solo di fare o di farsi  male o errare. Ogni scienza o dottrina richiede sempre provetti giardinieri. La più semplice delle dottrine non ama gli improvvisati dilettanti. I lavoratori della vigna a tempo debito tramutano i graspi nel liquore per colmare il l’ApoKalix…Calice di vino….divino conservato in botti eterne per celebrare le nuove Nozze di Cana. Molti incominciano bene, accesi da grandi entusiasmi ma poi strada facendo spesso non giungono a nulla di fatto! Qui la natura allora fa la sua misteriosa selezione perché solo i tenaci e costanti vanno lontano e mai demordono. Chi la dura (perdura ) la vince. Leo & Vici ?

Mille stagioni o milioni di stagioni sono trascorse da quando sono sbocciati fiori e girasoli che hanno accompagnato con i loro profumi il fiorire delle civiltà, fuori dal Giardino dell’Eden. Dai canti dei primi pastori o dei Rig Veda indiani sono nati i prorompenti inni dell’anima per celebrare ogni venerazione sotto cui l’uomo si è sentito avvolgere. Ha balbettato le sue prime parole. Ha inciso sulle pietre i primi simboli o segni e le rozze immagini sempre più delicate sino a perfettamente comunicare, il pensiero umano . Benedetto istinto geniale di moltiplicare  tutte le cose con il disegnare ed eternare. Pulsione iperfantastica umana di inventare simbologie ed analogie per farsi comprendere, riproducendo per immagini tutta la natura di fronte. Segno dopo segno tracciando le linee essenziali prima del corpo o la testa, le sue mani, i suoi strumenti di vita e di morte per affermare che è Lui.  Solo Lui l’essere reale e visibile che dominerà, possederà tutte le cose elencate, raffigurate pretendendo pure le cose che sfuggono. Come la rosa con il suo profumo. Percezione invisibile quanto è l’idea e l’astrazione ultraterrena del mondo che ci avvolge ( la rosa dai latini era il fior fiore dei morti ed simbolo del lutto). Che strano effetto fa il profumo inalato che così inebria ed induce al fiorire di sensazioni ed  intuizioni, emozioni impalpabili o rinascita di  memorie, reminescenze inconsce. Basta leggere un florilegio proverbiale per essere colti da un impulso misterioso che suscita illuminazioni da non perdere ma mettre subito nero su bianco ad eternare questi fulminei ricordi …dovuti alle antiche stagioni arcaiche che hanno composto la saggezza della nostra remota anima e storia. Da quando furono narrate le epopee con l’abilità dei versi poetici che sono nati motti, proverbi. Salmi. Aneddoti elaborati dai primi scribi che hanno eternato, sogni, immaginazioni, rivelazioni.  Tragedie e Storie, glorie e maledizioni. Guerre e Paci. Divinità e presenze maledette che hanno oltraggiato o  accecato l’umanità. Ma anche  saggi e maestri che in antitesi al Male hanno guidato sulla strada del Bene. C’è stato chi sotto l’ombra dell’albero o dell’ulivo ha meditato e considerato le cose del mondo e insegnato la sua Verità…nel lontano Oriente(Siddartha). Altri solitari sono seguiti a tanti altri, dai nomi memorabili sono una vasta galleria di personaggi, diventati così le pietre miliari del lungo processo di apprendimento dell’umanità e della civiltà.  E’  stato un lungo percorso, in cui osiamo guardare al nostro passato allo scopo di cercare risposte che per alcuni enigmi e circostanze rimaste insolute  ed impossibili da sviscerare. Ma gli amanti dell’Arte e delle Muse non sono rimasti orfani o vedove per sempre perché la fortuna, la sorte è cieca se poi accadde che per mano e bocca di un noto vegliardo, da genio senza pari, invece ritroviamo dei suoi frammenti  tipo quello del suo soggiorno a Venezia, ancora  sempre alla ricerca di affidamenti o scambi culturali o di scritti e libri antichi comprese le letture di antiche Vaticinazioni, composte all’udire misteriosi sussurri delle foglie e delle fronde, branche perché così fu denominato il dio della  profezia Branchus- Branco :

Se gli(Egli)Arbori sapessen favellare

e le foglie lor fusseno le lingue

l’inchiostro fusse carta de lo mare

la terra fusse, l’erbe le penne

le tue bellezze non potria contare

Quando nascesti, li angioli ci venne

quando nascesti colorito Ziglio(Giglio)

 tutti li santi furno a quel Consiglio.

E’ questo il Leonardo che tutti conosciamo? o meglio ignoriamo per così tanta cerchia di dotti che molto al suo riguardo ancora è sorprendentemente evitato per non affrontare davvero i suoi pensieri di Omo sanza lettere? O Piuttosto di chi divorava ogni libro disponibile che poteva procurarsi in ogni latitudine. Ma per capire questi versi ci vorrebbe appunto un gran consiglio di sapienti o meglio il consiglio(Advis) di tutti i Santi o di tutti i Morti che furono  O di tutti i Fanti?  O Li santi  (Lys  giglio in francese. Lilion in latino giglio. Lis Leone in greco). Cosa questi versi alludono così composti da chi amava scrivere macino, non certo digiuno di tante letture assimilate nel suo percorso di autodidatta, da richiedere di leggere o osservare il tutto suo scritto così pervenutoci preservato lungo questi cinque secoli non senza ancora rileggere e considerare quanto di suo non sia stato ancora decifrato e bene esaminato e poi dedotto appieno del suo Pensiero…se ancora carte senza contare quelle disperse o distrutte dalle fatalità  secolari… e sempre con la speranza di un ritrovamento singolare. Ricerca meticolosa così di vari testi e scritti di questa EPOCA passata al settaccio prima o poi ci porterà di certo all’esito sperato. Perché troppe sono le voci di quanto è andato disperso, e non senza quanto altro è ancora sepolto che deve venire alla luce.Di prossima pubblicazione la ibliografia anno per anno del nostro grande Leonardo e i suoi viaggi immaginari ad Oriente(Armenia e Costantinopoli

Alla luce dell’occhio del Sole INCA-MAYA

 Da natale 2012 che si deve considerare la profezia del SOLI DEO INVICTUS  datazione che  è una ricorrenza antichissima associata alla divinità dei cieli che ha il Sole come riferimento, dopo cui il giorno si allungherà vittorioso sulla tenebre e così illuminerà entrando nel segno del Capricorno in cui le ore diurne s’allungano. E la Tenebre, simbologia delle forze oscure e gelide, vengono vinte gradualmente dal Sole di Giustizia, fatta coincidere la nascita falsa di Gesù (invece avvenuta nel mese di Nisan- ebraico : Aprile)in questo giorno fatto coincidere al 25 dicembre il natale della celebrazione pagana divenuta cristiana sovrapposta all’astronomica giornata del Soli Deo Invictus.

Questa datazione che si eguaglia  nei tempi al lasso del tempo in cui si conclude il ciclo dei 52 anni  Maya o Inca in cui si evoca la Fine del Quinto Sole e fine-principio di un altro ciclo  come era già spiegato dalla quartina (3-99) di Sigismondo Fanti.(1526)

 Quando – quindi-  dell’Auge-(Egual led)del SOL INCA in Capricorno –    Gionto sarà  con segni e ponti eguali. De la(ma)ma china allhora dei mortali –     Sicuro – Certo gionto sarà l’ultimo giorno

La quartina da tempo ampliamente sviscerata su tempi e Degni e Punti uguali come esattamente coincidono i numeri Maya , che sono composti da linee e punti che uguali formano le cifre come il 12 = Due linee orizzontali = 5+5 e i due punti sopra 1+1 = 2 = 12 !.  Strana e paradossale questa fatale coincidenza numerologica che sembra quasi artefatta con le nostre cifre  occidentali :  12 – 12 – 2012  o  21-12-2012Quindi senza lama o tagliare il senso della  crisi globale propria della macchina AUTO planetare e della macchina China come del XIV°  Dalai Lama tibetano china a causa dell’esilio .  E sia della China la macchina globale dei mortali che economizza il mondo allora in questa  epocale tribolazione  che mette a nudo la profezia con l’entrata del Sole nella casa dell’INCA e del Capricorno  con le coincidenze svelate . Segni e punti eguali (12-21- 2012?)

Questa singolare verifica di termini,punti,segni (segnen ) che ormai tutti si sono strafatti a dichiarare  come a ignorare quanto scoperto . Soprattutto in Italia con la Fiat tronca o CRISI e China della Macchina  dei mortali. Perfetto segnale della Fine dell’Era dell’AUTO !.O imprevedibile scoperta o invenzione che sostituisca l’auto? Tanto evidente che ci saranno segni persino ad ogni Occhio(Auge in tedesco)in faccia al Sole !  L’antica profezia che era già esposta nelle quartine di Nostradamus  dal lontano 1972.: Il Sole nascosto,l’eclisse per Mercurio…sfera del Messaggero della Parola e Linguaggio (dio della parola latino Hermes dei Greci )chi sarà messo in seconda o secondo cielo-Il Vulcano Ermetico di cui sarà fatta pastura(pasturin…plagio) inclusa la puzza dello scoop di cui tutti faranno pastura !  Quanto concreta sia questa new se troppi , ad ogni livello ingrossano il clamore per screditare, negare o enumerare le fila dei fanatici che aspettano persino la discesa di un Dio Bolon Albero Nove…un dio ennesimo albero ? Altro enigma maya dell’ultima ora.

Ma nessuno medita se tale bailam macchinato dalla grande macchina dei media mondiale abbia un suo fine quando la verità nuda e cruda alla luce del sole e di ogni occhio dolente eclat du bois !

Scopriremo dopo le bizze del Sole la pagliuzza nell’occhio o la trave nell’Occhio ?

Perché dopo sarà   Sole , le Sol caché eclypsè ?Invece a brillare .. Resta da capire quale naturale possa essere il fenomeno astronomico che sta all’oscurità infera e invernale e gelida allegoria che segna il punto astronomico dopo cui, la luce del Sole-Solo ritornerà a brillare rutilante clarté chiarezza …come dice l’ultimo verso della quartina  nelle Centurie( del 1972.ed. Meb).

Quanto ci ricorda l’anonimo poeta – profeta da tempo sentinella in sentore dell’evento ha bene anticipato quasi vittima di una reminescenza o deja veu così download scritto o maktub(in arabo) :

Iridescente  sole, che verso gli infiniti spazi

rapidamente solcando vai,gli eterni puri cieli

che della terra luce sei calore e vita

e d’ogni pianeta ch’à te d’intorno brilla

Quando sfolgorante nel profondo azzurro

 versi di tue fiamme la benefic’onda,

e fai che ogni cosa in te,con vicenda eterna

eternamente  rinnovelli e muoia,

voglia nel sereno ardendo di più sacro loco(locus)

tal riversar sulla Terra di tue virtù divina possa,

che dalla nuova luce,l’umana stirpe di dolor piena

nell’imo illuminata l’anima cieca,sia chiaroveggente

fatta, e sua ragion discerna di quanta stolta umana vanità ,

follia e miseria e voto che inconscia tesse sua travagliata vita(esistenza).

Sarà mai questa l’ode profetica di un giorno finale che emerge così pittograficamente non solo dal noto  calendario Maya –Azteco dopo l’Età dei Cinque Soli che si rinnova nel segno dell’Ollim = Moto, terremoto, che vedrà la Fenice uccello solare, rinascere dalle sue stessi ceneri che portano in sé i germi fecondi di una rinascita che da più parti , sette e fazioni spinte e  fantomatici maestri oltre oceano, preannunciano all’evento secondo, e qui sarà arduo districarsi tra le  disparate babeliche teorie e rivelazioni contrastanti o cupe catastrofi come del movie 2012 ! E chi non l’ha visto l’apocalittico film che pigia l’acceleratore solo sulla  Rovina Totale. Di fatto eccoci così al prossimo Orizzonte a patire infatti,  dall’ultimo giorno dell’anno con segni e Ponti (feste)e Punti Eguali, che mostra la coincidenza della fine anno Leone (= Sole,Helios-Lio )o se inteso all’orientale, l’Anno del Dragone o Imperatore  LONG dell’antichissima millenaria astrologia sessagesimale del Celeste Impero, fondato da un Imperatore disceso (Katabasi)dal cielo da un Drago  poi finito di civilizzare  il popolo asiatico così risalito (Anabasi) ai cieli sul dorso del Drago. Passeremo così dal segno d’Acqua e del Sole- Yang (idem 1952 ).a quello dell’acqua (diluvio) Yin Luna nel 2013.

Quale analogia allora intercorrerà tra la cifra 52(1952)e i Cicli Inca –Maya-Aztechi e quanto si prospetterà secondo questa coincidenza a fine del 2012 e lungo l’anno 2013 (= 1953)?- C’è pure la suggestione numerologica degli anni Cinquanta o Pentecoste del fuoco che discendeva dai cieli (decennio delle esplosioni e tests nucleari) che del Cinquanta poi richiama la lettura o Grande Elle o “L” latina (= Cinquanta) a cui fa eco il tempo remoto del ciclico rito del Giubileo biblico che era ad ogni  50 anni secondo il mito e per altri calendari babilonesi che già indicavano ad ogni 50 anni la distruzione per acqua e fuoco del mondo in Capricorno (terra)ed in Cancro(acqua).

Calendari remoti e reminescenze che riemergono inspiegabili nella coscienza umana in cerca di ricomporre  il filo e trovare l’Illuminazione ( Helle in tedesco) o meglio la Chiarezza ! La CLARTE’con Carte et Arte alla fine Chiara ! Ma il passato insegna come è facile fare censura. Una profezia così tanto mulinata, che abbisogna assolutamente che del presagio sia fatta totale,vera  Chiarezza .  Forse per questo che il Fanti bene avvisava della Confusione manifesta di troppi linguaggi e interpreti ed improvvisati sedicenti veggenti senza arte  o carte scritti…che quasi richiama la profezia dell’anno 1999 e mesi nove – sette su cui si sono scritti fiumi di inchiostro

( il Nono mese e Sette mese …Settembre!) e innumerevoli bufale.

E mai alcuno ha poi controllato a fondo, quanto era stato scritto e decifrato da chi – prima con l’avviso della minaccia  dal cielo ad opera del principe orientale, il re del raid e del terrorismo- e terrore, che si stava abbattendo sulle nostre Teste e soprattutto sulla New City oltreoceano (NEW JORK) !!!!! Ci sono pagine inconfutabili negli almanacchi di Nostradamus (1998)e chi nega rischia  di non digerire le pagine scritte, perchè gli entrino nel cervello ! Dopo tutti hanno fatto orecchio da mercante per non ammettere la verità scritta da Chi a dire il vero avrà la bocca chiusa! . – Ed a chi hanno chiuso la bocca ?  La dura lezione del passato qui insegna che nulla si è imparato, peggio più denigrato se si sta preparando un vorticare o avortis o abortire  di quanto a così si inquinano le profezie e chi mescia il vile tornaconto , che è già scritto di fatto il grande bailam già in atto nel suo dilagare di giorno in giorno :    Di giorno in giorno par arche parche ivi ( i visitor)si trova(Avortis-Abortis) (a causa di)Profeti resultar pur con puoca  Carte-Arte. –  Che (Eco)con il rio Saturno turno ascende(Anabasi)su Marte(Artecno) –  Fa che la sua paciaqui(qui)si riprova.(I- LXXXII).

Tempi in cui il sensazionalismi si ingigantiscono alla ricerca della conferma  che per Parche del destino e sia per  ARCHE o novelle Navi spaziali che infine si giunga alla scoperta(ivi ove si trova il luogo, der stelle siderale ) con la prova dei Visitors extraterrestri esistano davvero su altri mondi prossimi alla nostro sistema. Una Teoria astrofisica quanto mai allettante per cui simpatizziamo non soli da oltre cinquantenni (Ricordare i tempi di  Clypeus con Settimo al settimo cielo ).

Questa è anche la maggiore corrente ufologica che vortica attorno  a questo punto cruciale. Non mancano quindi i profeti di tale teoria o quanti pure affermano di avere  avuto contatti diretti. Ma purtroppo pur con poca arte e carte,o prove tecnologiche e documentazioni genuine,concrete. Non abbiamo mai infatti,un dato che si possa subito astronomicamente controllare, semmai invece questi dati di una stella prossima ala nostra si una novella terra abitabile come dice il Fanti ,lo abbiamo già scritto da anni semmai i visitors allora scendano katabasi dalla stella più vicina del nostro spazio siderale. O recano costoro le indicazioni delle stelle prossime anni luce, e se ci sono dei pianeti abitabili o abitati in una di quelle stelle che compongono la cerchia zodiacale dela più antica cosmografia preterita dai tempi dei Sumeri, Babilonesi ed Egiziani. Una grande eco che restringe i tempi in cui Saturno rio…ruota ? Orbita e inizia il turno per cui si ascende Anabasis (greco) su Marte ? Giusto il tempo (Saturno turno) dei viaggi interplanetari o  sonde e  missioni interplanetarie da Marte a Saturno da logico evento tecnologico (arte)prossimo Epocale che ci è promesso con la discesa umana sul pianeta rosso. Che entro i cinquanta anni avremo i primi Argonauti o Annunaki su Marte ? Bellissima impresa dei nostri posteri !  Ma l’elemento sorprendente di questo quadrante temporale ogni casa avviene in coincidenza di questa sorprendente circostanza –  Fa che la sua PACIAQUI (qui)si  riprova!  (chela &chele dello scorpione o del cancro ?) Come nelle braccia o branchie del tempo o di un segno che ha le Chele  che serrano o abbracciano i tempi stessi della sua Paciaqui …..en plein perfetto perché tale  termine è proprio  quello della profetizzata Paciaquti Inca  (in lingua amerinda) così denominata dagli esperti con arte e carte e  documentati testi di studio, riferiti a tale fine ciclo dei 52 anni ( 2012-inizio 2013) con parto o aborto che ha principio dall’Auge del Nuovo Sole  – non senza il verificarsi di mutamenti che potremmo dettagliare giorno dopo giorno quale scossa e moto si a questo evento legato con segni e punti eguali ,tutto a conferma avrà il presagio Paciaqui  astronomico delle antiche popolazioni andine! Al punto finale se qui si avrà la riprova . Una Conferma dopo cui ogni verso bene acquista il senso ineluttabilmente che porterà alla ribalta manifesta , chi di fatto secondo l’Omen Nomen che appunto ha tutto questo reso manifesto, palese – ovvero Sigismondo Fanti!. Cosicché ogni sua riga e contenuto dovrà essere d’ora in poi bene severamente misurato e pesato con grande giudizio. Renucio Boscolo

+Sigismondo Fanti ritratto da Raffaello.

Zoroastro & Sigismondo Fanti

The Sign of the Time

(58-15)
Quel che l’auricolare  il signo-signor(ore) tiene
Porta portando(portale) le deti l’uno l’altro appresso
(di seguito con pressione, e la stampa – to press)

 
Non vi è migliore spiegazione del Gesto qui illustrato con uno strumento inconcepibile nel lontano Rinascimento e sia di chi signo-signore porta all’Orecchio (auricolare) mediante la mano stessa a forma di chela così illustrata nella vignetta del testo secolare di chi tiene signo (delle) Ore….The Sign of the Time ! Propriamente portando le sue Dita (the Fingers)incluso l’Auricolare stesso, il Mignolo come di seguito l’uno e l’altro dito …appresso della Mano.
Quindi così viene descritto il dito e l’auricolare portato all’Orecchio nella funzione di ascoltare.  Chiaramente come la mano stessa  e le sue dita operano appunto iniziando dal  doigt auriculaire ,denominato il Mignolo o (orecchio)  The Eear-finger(dito auricolare) o the Auricolar (in inglese).
Un gesto  comune anche per ampliare portando la mano accanto all’orecchio come di chi appunto porta all’orecchio quell’Auricolare bene accostando il mignolo all’orecchio stesso quando si vuole ascoltare una comunicazione con il telefonino. La mano che porta l’auricolare o lo strumento composto e  strabiliante qui osservato che richiede una digitazione, appunto delle stesse dita per attivarlo nelle sue funzioni .
Dita che appunto qui descrivono l’operazione della digitazione( to touch ) sul minuto schermo di una portale mentre le dita  portanti, l’una dopo l’altro di seguito , appresso facendo pressione sulle cifre e lettere del keyboard i n maniera espressa,istantanea- velocissima !.
Quale altra descrizione è quindi pertinente e collimante a tale funzione moderna che avviene ininterrottamente tra milioni di contatti. L’incredibile è che tale uso di una tastiera alfabetica non sia un’idea moderna  ma risalga agli stessi Druidi o a Papa Silvestro avvolto dalla leggenda di aver costruito il primo computer ,una testa di metallo che rispondeva a tutte le sue domande. Robot e creature meccaniche si perdono nella notte dei tempi , quello che ci consta è che il Fanti non è insolito a dare descrizione di vari apparecchi insoliti e le loro funzioni,la cui descrizione solo oggi possiamo comprendere, restando invece il paradosso di come poteva aver conoscenza o visione di tali strumenti fantastici futuri.
Gli antichi assegnavano alle mani ,quindi ad ogni dito  nomi misteriosi  fool’finger(dito del matto) e physic-finger (dito medico) e il mignolo, l’auricolare !
Tutto allo scopo di udire, ascoltare …e portare al cervello, suono, lettera dopo lettera secondo un alfabeto o tastiera (keyboard antelitterram) che segnata dalle dita , che già riporta alla mente ,propriamente della mano e del mignolo una singolare lettera dell’alfabeto.
Il Mignolo o Auricolare scopriamo che gli era assegnato in particolare le lettere – Q N  I  R .
Ogni dito quindi includeva una classificazione di lettere secondo il Code – Codice antico.
La lettera Q è la Uno ovvero la  prima nella tastiera o keyboard. Quella Q che è anche bene in italiano QUI indice (indice del dito) indicazione ??? O altro al colmo possa essere qui indicato come tasto della tastiera o digitazione. Informatissimo in merito è lo scrittore Robert Graves nella Dea Bianca, che bene analizzando  gli alfabeti  iperborei, attribuisce quindi all’auricolare  le lettere erre R(uis) ed I(dho) – E soprattutto scopriamo che sono attribuite a queste lettere, dei poteri oracolari, tanto che perdura in Francia il detto, che  chi ha avuto una imbeccata o informazione,  da fonte misteriosa si conferma nel dire che : Son petit doigt le lui  dit ( gliel’ha detto il suo piccolo dito).
Il dito auricolare ha quindi una funzione di ascolto o capace di captare voci misteriose come chi porta una valva di conchiglia all’orecchio è così ascolta il sussurro del mare.

Ovvero si tramanda così quanto è sussurrato misteriosamente all’orecchio stesso. Voci invisibili o sussurrate mediante il dito divinatorio che si è perpetrato in svariate leggende…antelitteram di una antenna o dritto mignolo ? Da diventare incredibilmente non più un puzzle o una magia  di altri tempi, bensì una cosa di comune uso quotidiano.
E così l’immaginazione e la visione del Fanti snoda sensi che dal mito fantastico sposano la realtà attuale di chi  digita i suoi messaggi (SMS) e messaggio l’uno l’altro appresso, pressa e anche stampa come chi lo riceve ed è dotato di ricevente-stampante.
Cosa che sia in fortuna così nato o possibile infortunato strumento della tecnologia estrema quando troppo sia usato per le microonde ? E dice il Fanti: come lo Veggio, Vedo,Osservo Expresso ….Velocissimo strumento ! Che si ha in mano e con cui tutto questo prodigioso digitare e vedere tutto bene avviene ! Ma soprattutto curioso ò l’aggettivo con cui viene qui definito ed astuto , due termini che devono farci meditare sull’uso di tale congegno  nemico code del benessere… Cosa di astuto ed insinuante strumento che ficca il becco nei nostri dialoghi ?  Infatti nulla di più appropriato poiché dal latino curioso è il termine con cui si identificavano come curiosi , gli agenti segreti,le spie al servizio dell’Imperatore !.
Altro che benessere o Astuzia escogitata a curiosare spiare la privacy con un apparato o spionaggio tecnologico che appunto bene segue il portatore del congegno ovunque vada e sia sulla faccia del pianeta . Una sentenza finale che lo definisce quindi code e codice di un nemico dello stesso benessere o del buon vivere !. E’ forse inaudito quanto è stato scritto da cinque secoli ?

O meglio fissa sinteticamente molto di più di quanto la nostra curiosità vorrebbe sapere , se persino alla sonda su Marte è stato dato il nome di Curiosity  non a caso, bensì perché ha la funzione di spiare e rilevare ogni segno di suono, voce e vita . Quanto l’una o altra cosa si possa acquisire ed abbia peso come informazione, anche da così lontano,perché la tecnologia da ora usata derivata appunto da tutte le nuove strabilianti realizzazioni che  sono maturate in campo spaziale che hanno annullato le distanze e permesso agli uomini di comunicare con l’auricolare ,quasi in ogni punto del pianeta, in maniera espressa, immediata, fulminea ,così rapida che avrà conseguenze infatti sul bene lieto vivere…well….welfares all’inglese..

Leonardo Daimon ovvero il “Genio”

 

Leonardo da Vinci e il suo REBUS del Lupo di mare –  (illustrazione a fondo articolo)

Il Cibernauta Arboreo verso l’Aquila o Fenice regale.  La leggenda non è solo tutta fiorentina ricordando che Dante calca sul logo del nostro Rinascimento Renaissance (in francese) Il Cinquecento ( perché si profetizza sin dall’epoca egiziana,questo mito collegato alla Fenice “ Ben – Ven ( che  rinasce a tale cifra di anni o come predice Dante al ) DIECI -CINQUE (Quindici o  QVINDICE-  QVI INDICE =VIINDICE …della  celeberrima terzina che apre con questa lettura un orizzonte totalmente inatteso di accostamenti a tempi e nomea di città VI VINEGIA… VINICE ? ).- Tutto così  secondo il primario mito che all’alba di questa cifra possa essere l’indice-indizio per cercare di ipotizzare o almeno anche determinare la persona : Chi more e poi rinasce,quando al cinquecento anno appressa: erba,né biada in sua vita non pasce (pascola)ma sol d’incenso lagrime ed amono ( daimono o da mono-unico-solo)e (leo)nardo e mirra son l’ultime fasce.Chi è nato da amare fasce ? o dalle fasce del mare ?.

E’ il mito egizio, greco, dell’araba fenice che appunto predice che ad ogni Cinquecento anni-

la Fenice rinasce… perciò proprio :  Al Cinquecento anno appresso, ovvero dopo ( questo secolo   Cinquecento, “ 1500 “ del Rinascimento ) evoca chi more (muore), colui che muore come…. il Moro (lo Sforza) di Milano(o l’albero di moro del famoso Rebus di Leonardo come per molto tempo si era creduto essere metafora mentre ecco un nuovo sospetto e ipotesi  dell’allegoria leonardesca , che combacia così in maniera perfetta nella visione e l’ipotesi che formuliamo per entrare nel corso del tempo , che ripete altri Cinquecento(“D” in lat.) anni questo conto che si terrà o ve ne terrà .V’enetos lat.Veneto!!!)più della 3-94(nelle Centurie)quindi quanto  si appressa – ovvero  si appressa nel tempo solo di chi: “ non si ciba più di erba né di biada. Allusione ad una tipologia di animale zodiacale che ama pasturare,pascolare ?  Metafora che ci induce a riflettere,  che nulla qui ha nulla a fare di chi fagocita, magna,si nutre di cereali e – lungo la durata della  sua vita non pasce, non pascola …..se d’altro  soltanto amaramente si nutra …. chi s’alimenta, del sold’incenso, soldi andarti in fumo ? O dalle promesse altrui solo fumo negli occhi ! Grandi mire o piuttosto amari guadagni sfumati , quindi lacrime ,rimpianti – racchiude tale playword –calembour –  allegoria sol ‘Incenso lacrime , da gutta che scava la pietra ,lacrime dopo lacrime !

Quale può essere  allora l’enigma che si cela dietro l’allegoria delle sol lacrime di incenso ? Profumi fumosi che  che bruciano gli occhi ? Misterioso richiamo all’impalpabile scent (profumo) impossibile da evocare nonostante la nostra fisica percezione di esso profumo spesso impossibile da distinguere o meglio da bene detreminarlo ai sensi olfattivi degli altri, che occorre una esperienza diretta e come il rpofumo della rosa ,ci macano le parole per evocarlo ,quindi dimensione necessaria all’esperienza de ogni genere e gamma di Profumo…come quella dei Fiori !(la Rosa-   Vivere allora – lo struggimento interiore di una mente che medita tra lacrime ed amarezze (la mirra !)

Evocazione che evoca anche i Re Magi o Betlemme l’infante divino a cui fu donato la mirra e

m qui non ci sono soldi o oro  e ma falso incenso e mirra.

Senza trascurare che in oriente la mirra o Arimmaè leggendo da destra a sinistra all’araba o alla Leonardo(mancina) logo per dire Dottrina !

L’amara dottrina che ci porta alla constatazione che solo chi si nutre di amarezza come è scritto nell’Apocalisse nel Libricino (Bibliarion) profetico da riscrivere ,perché è bianco non ancora finito per chi deve in ultimo  scrivere ancora su nazioni, re e popoli!

Alla cui bocca, lingua che tutto prima appare :  “ dolce alle labbra ma amaro alle viscere …!

La predestinazione di chi si appresta a profetizzare o colmare , completare il Libro Bianco ancora con altre profezie su popoli e nazioni(perché questo dettaglio dell’Apocalisse è mai discusso ?).

Un dettaglio certo da mettere a fuoco ,in chiaro se le nazioni sono quelle orientali e oltremodo l’Incenso ed il suo fumo richiama vedi in greco – l’Incenso = Libanon o Clibanon, evidente

logo che trovate  in chiaro in ogni dizionario latino o greco,luogo del fuoco Feu mis ( pres 98) di passato conflitto e fuga e transumanza araba assediata da guerra fratricida(oggi Siria).

E tale coincidenza ha un suo risvolto incredibile nei nostri tempi, con Gibran il profeta, letto in ogni parte del globo.

L’Esule libanese cristiano, l’autore di famosi testi, sfuggito alla tragedia del Medio Oriente.

La Terra denominata la terra della Fenice-Fenica o PHOENIX…che rinasce ad ogni nuova fiamma.

Ma queste coincidenze non sono sufficienti a spiegare le allegorie che cerchiamo di sviscerare.

Soprattutto ricordando che nel mito cristiano è l’Infante ,il divino fanciullo che riceve la triade

dell’oro,incenso e mirra. E l’incenso che è da sempre destinato a Dio  o almeno si suppone a chi

ricopre un ruolo o missione teocratica.  Non è possibile dare la soluzione dell’enigma senza rammentare che vi è un altro personaggio singolare a detta di Dante che si ciba di virtute e conoscenza. Chi appunto – non di erba o di biade in sua vita non pasce !

Ambiguità per chi non è un erbivoro o neppure oggi diremmo Vegetariano ?

O meglio chi – non pascola, pasce  o chi  non  fa di ogni erba un fascio ?

E fa meno di ogni mala erba (gramigna)o perché non segue la moda (di fumare erba).

Azzardiamo l’interpretazione di chi  non ama Erba o l’Erbaccia .

Quella che nel giardino è da spazzare via, mentre chi la bruca (Olusculum) con lo stomaco ruminante, da bue o da toro.

Perché ci vuole uno stomaco d’acciaio per digerire le  erbe velenose o gramigne in campo rurale.

Tutto si restringe in un cerchio che è anche un paradosso che qui indica chi sarà colui che:

si ciba di lacrime e d’incenso ?(Libanon)

O d’ammonio o daimono(daimon = genio )del Nardo(Leonardo ?)= Giglio !

(Lys …Lis in greco Leone)

(del genio di Leo—nardo ?)

( non senza )A mirra amarissima dottrina(scienza)

sin dalle sue ultime fasce ?Sin dalla sua nascita!

Elementi tutti utili a determinare e circoscrivere la tipologia ipotetica di un Topos.

Va ricordato il calice dell’amarezza bevuta.(Bere in francese :boire…je bois,io bevo)

da quello dolce alle labbra ed poi  amaro sino alle viscere(stomaco in Cancro).

Allegoria singolare ricavata dall’Apocalisse, inerente a chi deve ancora  scrivere, nero su bianco,sui bianchi fogli del Libriccino( così è specificato nella Rivelazione)dettagli sul tempo venturo .

Quindi  toccato dal destino amaro di una dottrina sin dalla sua verde età….poi rinasce come un novello Tagete etrusco o toscano alla coincidenza di tale Cinquecento o Rinascimento così avvolto in ultimo dal Nardo profumato(Giglio,simbolo fiorentino o farnese )e sia dall’amara mirra (in arabo Arimma:Dottrina)non dalla dolcezza e del bel vivere o dal profumo dei soldi e dell’incenso !

E tutto questo si allunga lungo cinque secoli , quale presagio e ricorso storico che  sta alla nascita sotto la Fenice o sia la Fenice stessa(Ben –Ven …figlio di Ven o Ben ) indizio !!!!

Quindi più che coerenti secondo i versi delle terzine dantesche sparse nel grande poema della triade:  Paradiso,Inferno e Purgatorio, inconfutabilmente nominate nell’epigrafe di Nostra Donna.

Tutto  qui cuncta per una sola fine scopo et Spes Unica…Trinus Unus Est,tutto quanto d tempo

insegnato dai sapienti latini o persino dai saggi cinesi che nel plesso cardiaco o Cuore(Quinto Chakra Anahata) sia riposta la Perla dell’Unità Suprema,la perla della suprema saggezza.

custodita da due Draghi o Serpenti ..(Kundalini ?) Ma queste sono filosofie lontane  che non guastano lungo il percorso di questa memoria.  Miti dei Draghi e Dragomanni esistono anche in casa nostra proprio come quello della Fenice (Feng in cinese) da essere universale.

Misteri fittissimi che non osiamo divulgare…mentre siamo in attesa che di certo man mano questo  si potrà svelare allo scoccare di un novello Anno Cinquecento futuro ?  Ma  questa cifra a cosa corrisponderà al Cinque,al Cinquecento o al Cinquemila ? E a quale calendario ?

Per chi – Poi(post) rinasce quando al cinquecento anno appressa ( si approssima ?).

di cui Dante ha tanto scritto e preannunciato. Sempre che tale ipotesi non si regga solo sulle cifre stesse ma siano le cifre stesse a svelare l’enigma dei secoli che perdura sino ad oggi.

Quindi solo al ripetere della cifra  che  ci porta a suggerire una soluzione limpidamente indicata.

Ovvero che sia qui (qui indice) indicazione dela rotta di chi naviga sul mare del mondo .

Metafora che ha il legno(la barca) che sempre si affaccia all’arco celeste per vedere le stelle  che da sempre indicano la giusta rotta ove dirigere la poppa della navicella !

E Leonardo stesso così forse ci insegna mostrando l’enigma nel disegnare la strana allegoria:

 

C’è la Barca che solca le infide onde di un oceano irto di scogli.

Una pianta frondosa occupa il posto centrale da ’Albero Maestro , mentre soffia  il Vento (anemos) che gonfia la vela impetuosamente. Al timone,c’è un Lupo & Torello seduto con tanto di coda che guida, pilota il timone dell’imbarcazione verso l’approdo. Sulla sponda (riva marittima)quasi raggiunta, sta la Fenice eretta sopra la Sfera(la Terra)e sopra cui si aprono le sue Ali aquilate possenti. Attorno a cui  bene si notano i raggi di luce che si  sprigionano dalle sue penne, come pure sul Capo sta così sospesa una Corona regale.

Questo Rebus come deve essere affrontato ?

Osservando scrupolosamente ogni dettaglio dell’immagine leonardesca proponiamo:

Tempi e Conti alla mano da quando sono passati  esattamente Cinquecento anni  scrupolosamente osservando il calendario cristiano, dal nostro Rinascimento a cui così sommata la serie dei secoli che da ora che siamo all’inizio del Terzo Millennio, la barca della storia umana è entrata su questa nuova sponda. Semmai ci sarà un Nuovo Rinascimento a distanza di cinquecento anni o quindici anni qui sia allora quindici e qui l’indice del tempo in cui la profezia si completerà pienamente ?

Che sia pure il tempo di Satana o del Diavolo( XV nel tarocco) o quanto ad esso possa avere affinità come dicasi in arabo Saitan o Zaitun  nome tanto per il Diavolo come della frondosa pianta nota come l’Ulivo(Zaitun) o del Moro a detta di altri studiosi. Contro cui soffia il Vento !

Prima passerà il tempo dell’Albero frondoso o moro o Ulivo. Quanto sta al centro della nave o barca di pietro o transatlantico ? Cosa e o chi entro il cuore o albero maestro dela Nave(Nef).

Da Albero Maestro della barca che starà al timone.

Eccoci all’enigma che un animale con piedi umani e corna o orecchie aguzze o detto torello o lupo

di mare…tipica espressione per chi va naviga tra le onde. O navigherà per altri arborei ramaiges.

L’allegoria ci obbliga a individuare l’elemento che sia in coincidenza perfetta…..e sia l’indizio da  capire dall’animale al timone della Barca stessa.

E quali eventi soffiano come Venti impetuosi ( grande vento in campo) o il buon vento o veneto che

sospinge così la nave lungo la Riva marina sino ove è posta la Fenice, che bene sta eretta con la Sfera e l’ali possenti dalle cui penne si sprigionano grandi raggi di Luce e sul capo porta una Corona( allegoria o induzione alla De Monarchia dantesco).

Quella riva o sponda forse allude alla metropoli gloriosa che possa assumere su di se tutta la simbologia della rinascita e di una resurrezione volante dalla vampa e dalle ceneri che bene  corrispondono all’antico mito della stessa Fenice, e di quel fuoco purificatore da cui rinasce bene Ben la stessa Fenice dalle fiamme …e così che nel tempo tale Uccello reale incoronato sul mondo ,

allora potrà spiccare il Volo della Sfera , dotata allegoricamente o meglio da Ali possenti così in grado di solversi cosi in alto nei cieli azzurri della terra. Chi orbitale possa attorno al mondo ?

Questa suggestiva interpretazione non può che illuminare o accendere maggiormente ogni altra ipotesi sospesa come è la corona stessa sulla testa della Fenice, nomea che per altri indagini abbiamo già circoscritto e connesso con tutte le altre quartine che annunciano la Fenice/Venice.

L’elemento che ci guida  e ci ispira, se davvero soffia il nostro spirito per quanto ha disegnato il nostro Leonardo giunto alla sua matura età , allora in Francia alla corte di Francesco I, pochi anni prima di morire(1519) in merito allo stesso torello (veau in francese)seduto a poppa che sta posto seduto ad abilmente tenere il timone , la ruota a otto raggi( dove l’abbiamo vista e su quale stemma? O allusione alla Legge del Dharma…non senza implicazioni cabalistiche -esoteriche).

Perché di fatto esaminando la produzione  di Leonardo che si svela sovente carica nei richiami

arborei e floreali e faunistici appunto notati come nella Dama con Ermellino: Cecilia Galerani, cela nel greco antico gale ,l’ermellino , il ritratto di Ginevra  Benci, ha in esso dipinto il Ginepro  ed altro che mai è stato indagato a fondo proprio da questo disegno che l’indizio parte a guida dell’animale  cibernauta o meglio timoniere della nave Katoroos (in greco) oltre che mostra che alle spalle le orografie sono palesi così dell’Oros – To Oros , l’Orografia(in greco) delle grandi

montagne, vette al lato da cui parte la Navicella con il Torello che conduce la barca sulle onde

Sui flutti allegorici , sotto il soffio di un Vento… che porterà la navicella sino sulla riva  ove è appunto l’atteso attracco. Quanto più significatore il finale che ha la Sfera o Mondo su cui si erge l’Aquila coronata con le sue grandi ali aperte ,  tutta attorno raggiante di luce .

Ma ben altro consegue tale pilotare del Ka- Toroos (in greco Oros, monte del Tauro ?) montano limite o confine che svela come in greco Katourizo significa avere il vento favorevole , quindi Katouroo…è la spinta del vento favorevole che è giusto mostrato nella raffigurazione del disegno  con la Vela ( in spagnolo è fiaccola ) gonfia della navicella … Quindi con una spinta del dio dei Venti ..Eolo  ovvero del vento favorevole  dall’ Ovest all’Est come soffia nella direzione del disegno stesso bene tracciato con le linee o linea evidente che va dal timone del Torello alla sponda dell’Aquila stessa.( dire Aquila in greco offre anfibologie triplici utili da indagare ).Aggiungiamo quanto in greco abbia poi con Katoureo anche l’altro significato di  orinator – orinato  che è altro logo di cui abbiano risolto e sciorinato il rompicapo sempre collegato al torello …Orino- Torino sottomarino,Orinator =sottomarino, subacqueo e palombaro (latino)e quindi per molti l’immagine si legge anche come lupo di mare ! E il cerchio si chiude vedi SUMMA PROPHETICA.

Ancora manca la decifrazione di quell’Albore o Labore  centrale che fa da albero maestro della nave  che sopporta al giusto scopo un Vela,  dal basso all’alto bene legata al tronco stesso dell’albero frondoso  che allora mostra come  da albero maestro regge la Vela che bene si gonfia al Vento….alla spinta del vento  favorevole,  che muove così la barca dritta all’incontro dell’Aquila Incoronata….posta sopra la grande sfera – del globo terrestre.

Nulla di nuovo sotto il Sole se sveliamo che in greco Vento si traduca in Anemos(A nemos).

E per vento si intende quel soffio che non solo fa gonfiare le Vele ..ma più filosoficamente era inteso come lo spirito che fa lanciare l’uomo verso nuove rotte o grandi obiettivi. Evito di approfondire cosa per Vento o Pneuma i Padri della Chiesa intendessero  come Spirito…o Paracleto Il difensore dei figli degli Uomini!

Questo logo cela tanto l’albore( arbre o le bois in francese che il disegno viene composto negli anni in cui francesi e milanesi dello Sforza erano sul piede di guerra ).

E soprattutto mai trascurando la dizione classica dal greco e del latino Nemos – Nemus è appunto il Bosco, l’Albero frondoso che regge la Vela e contro cui bene soffia il Vento ( lo spirito).

Una spinta che deve portare la barca e il lupo di mare verso  l’Aquila o la Fenice coronata.

E che sempre in greco la spinta che porta la nave verso la sponda su cui si erge l’Aquila ha in greco Aetos(l’aquila) ed in Aetorros , ciò che scorre e soffia (Aete la raffica di vento) quasi a indicare quanto sta al Vento o allo Spirito che soffia,il Soffio dell’Aquila !Incluso ogni spinta che innalzi l’uomo come un’Aquila a volare sopra il globo terrestre ? O meglio come un Fenice –Venice posta come si vede nel disegno proprio sulle sponde del Mare?

Ma in greco l’anfibologia di Aquila ( aetos & aetos )e sta anche per Folle(aetos). Quindi all’estremo di questa geografia , davvero soffiano misteriosi e potenti venti. E se soffia questo Anemos o vento sul frondoso albero maestro , possiamo suggerire che il brusio delle foglie o meglio du  ramaiges , sia anche la voce che è l’eco di una Follia Divina  che mai coinciderà ad un anno da pazzi o pazzie globali (vedi a carta Zero dei Tarocchi) giunti all’anno (aetos) tempo dei folli ?

O di venti mondiali che avranno la città lagunare coinvolta per quel Globale Aquilato minacciato

da folli, pazzi, matti, maniaci che opereranno nel mondo sotto le ali della fenice o dell’Aquila(USA)

O di qualche altro animale alato che ha i cieli o l’orizzonte celeste da conquistare.

Ma nulla ci vieta ipotizzare una natura strettamente connessa al simbologia dell’Aquila , da profetica e divina follia che pilota e guida colui che allora possa toccare riva e così coronare per il mondo intero  sotto le ali dell’Aquila-Fenice che si innalzerà sul Mondo .

Il simbolo dell’AQUILA è accostabile a san Giovanni quale simbolo di Profezia , di Presagio, data la nota lungimiranza attribuita all’Aquila apocalittica di vedere lontano….nello spazio e tempo .

In  questo disegno si delinea una  formidabile composizione che ha il suo lineare susseguirsi di figure e nomee ,venti, animali viventi e le spinte che qui gonfiano la Vela ( in spagnolo Fiaccola, Luce)delle Significazioni che devono essere sommate tra loro, quanto sta entro il quadrante bene allegorico per la natura stessa del messaggio che quasi cala dai monti taurini?E così arboreo, navale, marino, terrestre ed aquilato = O Aetos(in greco)o Etos,l’anno( in greco) che voglia coincidere con i tempi del Vento e del volo a gonfie vele in un Anno dell’Aquila( possibili indici dei mesi o segni astrali così denominati dagli antichi sia infine segno zodiacale ? ).

Perché , qui l’Uccello di Giove per antonomasia, è il segnale del Sommo Potere che ha le ali aperte, teso al sommo vola tonante  stante al di sopra della corona o orbita terrestre. Esorbitante rebus o enigma Leonardesco così trasmesso ai posteri ?

Così ci proviamo affinché qui acquisti pieno senso e decifrazione grazie al vento o allo spirito illuminatore di quella Vela –Fiaccola prometeica che avvenga nell’anno (cronologia) di venti(XX) o altro evento chiaro veramente(etos) secondo l’Etimo etimos(in greco) etimologicamente come dimostra l’indagine compiuta così seduti al timone (cibernao in greco)o da eternauta sotto le spoglie di un torello cibernetes (timoniere) alla guida di una novella navicella , nuova ecclesia, comunità che si barcamenerà  tra i flutti sinistri del mondo?.

La Luce viene dal Verbo, dalla parola come nessuna altra cosa scritta e disegnata che sia stata concepita dai tempi antichi perché tale è l’Arte  millenaria di celare ermeticamente questi singolari messaggi a coloro che sanno leggere dietro i segni. E altro ancora che ogni studioso potrà arguire da queste suggestioni e che il vento soffi realmente illuminatore come è detto dello Spirito Santo, che ho la speranza illumini con una nuova fiaccola olimpica il prometeo che da strappare ai Cieli il fuoco che come lingua rigeneri l’umanità alla prossima Pentecoste.

Renucio Boscolo                                                                                                                                                                                                                         

Dei Principi & Primier dell’Erario (Fisco)

Il clima fiscale che vive  oggi l’Italia bene ci obbliga a meditare i versi del Fanti della quartina, la IX-XCVII del Trionfo di Fortuna posta nel foglio dell’enigmatico astrologo Zaradest che pone l’evento o scenario con un Saturno in Bilancia opposto all’Ariete ascendente, che appunto coincide con il transito astrologico-astronomico del dissesto economico attuale. In Toto,tutto Cuncta in latino va considerato con due letture una astronomica ,quella che dovrebbe poi a constatazione dei tempi ed accadimenti ,ponderando quell’astrologica delle effemeridi dimostrare quale senso abbia per primo sopravvento all’evento. Cuncta tutto dalla data della gravità e tribolazione che tali versi riservano e rimontano dalle Alpi agli Apennini.

Sorgerà(quel)tal che a Principi(pile)’Era & Erario

Per timor(mortter)scuoterà mafia mali un giuoco

Le bibenie stelle in strano luoco

Se haura l’ecclipse o la cometa Acquario(Padus?)  

Entra in scena quel Tale che  applica i suoi principi in merito all’Erario Pubblico ,pile su pile per quanto faccia acqua da tutte la parti (Indebitamento pubblico oltre al peso gravoso dei costi per restare nell’Euro ed Europa). Da avere un Erario proprio Rio, da fiume e fonte di timore o meglio di mortt….o per causa di morte   cui si ribella (rio riottosi)che qui ci induce a considerare il logo e la causa di tale scuotere o RISCUOTERE(Equitalia )rio di fatali suicidi che scuotono le coscienze.

Ma il logo stesso ovvero quando la Mortt  scuotere …ricama quell’altra quartina da decenni ormai

temutissima , che parlarne dicono alcuni ipoteticamente muta lo spazio tempo , teoria da dimostrarsi. Intanto questa è la spada di nostradamocles o eventualità, oggi divenuta sempre più quella realistica, soprattutto dopo quanto si è manifestato ai tanti orecchi da mercanti, nel cuore della Pianura lungo il Rio scosso del Padus – Po Padano Acquario fiume.

Un fiume ed onde di eventi che mostrano davvero questo scuotere mortale…sismico che costerà assai allo stesso Erario Pubblico sia per i sinistri come per i morti.!

Non è bastato quanto è avvenuto ? O forse un altro terremoto che sta per muovere i suoi passi  sotto l’egida di quell’urnale (l’acquario in latino)quale segno o cometa o come meta, tappa che avanza passo dopo passo dopo il mese dei pesci ai prossimi processi e passi urnali consultazioni che per altra quartina del Fanti,la 1-72  dice che Roma perché non è il tuo popolo(Po-Polo – Popolo) Voto (fedele) !Eccetera… eccetera da anni già pubblicata e sviscerata..

Ma la stessa riga ci riporta al peggiore dei mali  che possano avvenire leggendo persino mafia mali ! Un Gioco mortale, questo

posto all’ombra delle lebibenie stelle  ….(der stelle = luogo in tedesco, leben = Vita ).

Tra questi due opposti mortali e vitali che si gioca appunto questo scenario e strano luoco .

Nel diagramma astrologico della quartina le Bibenie stelle appaiono collocate nel settore ottavo dello scorpione, che è la casa della Morte (Domus Mortui) settore astronomico & astrologico di prossima entrata di Saturno che lascerà la Bilancia con tutti sensi e le metafore che abbiamo da tempo esplorato (Giustizia, Tribunali, Processi, Leggi ,Legalità, Legislatura, Pesi economia, Bilanci , equilibri politici e sociali. Ecc…)che ci obbligherà a riflettere le lettere di questa quartina ogni riga per intuire  a quale eclisse finale ci stiamo avviando , semmai sia questo fenomeno reale come eclisse nel mese dell’acquario  quando luna e sole avranno tale posizione osservabile nel cielo.

O se tale eclisse ( eclisse = eclat di bois in francese) ovvero scheggia du bois ,impazzita o Trave nell’Occhio che ci obbliga a immaginare chi sia tanto cieco da non capacitarsi verso quale dissesto (Legislatura XVI alla sua fine) dell’Erario o rovina economica  stiamo di fatto condizionati e tartassati  così alla cieca rischiando di mettere il piede padano lungo il bordo e solco d’Aratrom- Baratrom ! O la Morte sull’Ara ? Una vecchia anfibologia che acquista significato da Novara a Ferrara e Mortara ?  In merito a tale logo vi sarà esposta tutta un’ampia conferma di anticipazioni appunto sviscerate da decenni . Quelle che sono sempre state facili a critiche anzitempo dalla bocca dei soliti detrattori e soloni o quanto altro di classico dall’era di Omero si è cianciato .

Quindi sarà meglio indagare quanto pesano a tempo debito cum stella o meglio vitale ed itale considerazione sulle Bibenie stelle poste nel sito che avrà Saturno in Scorpione tra pochi mesi. Questo accadimento fatale prossimo male falcifero che fenerà con tutto il suo carico Urnale ( nome dell’XI° segno o Acquario)o Vaso di Pandora , che appunto aperto sorprenderà perfettamente nei tempi dei tempi Urnali o Elettorali in cui si celebrano pure liturgie e rituali con bare e catafalchi o

addii alle vittime dei disastri sismici, tanto cronici in questa nostra Italia. Non priva di avvisaglie sempre stroncate e censurate. Allora cosa sarà mai questa prossima ECLISSE o Scheggia o Cometa o quale come meta,tappa e finalità bene equivalente all’Urnale Corso dell’ Acquario fiume Padano ,ove avverrà questo percorso degli eventi che mai vorremmo mettere a nudo. Ma che battono così alla porta nel 2013!!! L’eversione o Verseaux(acquario in fr.)dell’onda o fiumana padana del tempo…che scorre inesorabile proprio come meteora o come metafora sino alla fine quale Allegoria del tempo Saturno Crono nel segno d’acqua lungo i mulini  e casini del Padus padano acquariano (il PO).

Dobbiamo così fare conto anche le Estelle  tra la vita o morte se questo sia il Corso, Movimento,Cinesis delle Cinque Stelle ! Le Stelle sotto il naso di tutti (Grillo Movimento)e non bisogna guardare in alto (Sus in fr. Sus = Porco …in greco Grillo, il compagno di Ulisse tramutato in porco dalla maga Circe !)sicché possiamo così anche incredibilmente dire-  dalle stalle alle stelle! E sia scoprire che le bibenie stelle/ instar/o strano luoco bene include quanto di strano e diverso dalle ipotesi che ci possiamo attendere nel corso degli eventi e luoghi  e soprattutto luogo (der Stelle)o meglio Topos osserveremo da aggiungere ulteriori significazioni a questi versi finali dell’eclissi che vedrà la fine (Domus Mortui) a causa di queste Stelle vitali e sia di molti luoghi comuni e sia topos e simboli così eclissati. Ma tutto questo avverrà dal momento che Saturno turno Urne vedrà questo Vaso di Pandora o Urna aprirsi entrando Saturno in Scorpione da ottobre 2012   così posto opposto ai segni dell’Ariete e Toro della nuova e prossima primavera 2013 .

Occhio perciò fatalmente ciclici ad ogni scossa che madre matura ….riserverà sotto il Tredicesimo arcano la  MORTT! Vedi così l’iconografia della XIII carta del tarocco con Saturno con la FALCE  e la ROSA…..in pugno ? ). Cosa vi fa venire in mente ,una ripetizione o scenario dello Ieri.

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