Rileggendo alcune pagine dello Zohar,il libro dello Splendore in cerca di illuminazione, gocce di olio per la mia lampada interiore, dai rilegati dark tomi letti e riletti – che mi hanno sollecitato a scoprire i significati dei molti logos ebraici in quella calligrafia e caratteri che tengono lontani molti letti da destra a sinistra , verboten per tanti improvvisati curiosi.
Gioco forza che induce a filtrare il volgo occasionale di quei lettori in cerca di essere all’altezza di strappare segreti alla più antica leggenda come quella di Praga del Golem d’Argilla…ad imitazione di Adamo creato dal fango da Dio. Ma questo è il mito della Dimora del Tempo del primo Uomo,l’Uomo Rosso (in ebraico ADAMAH),quindi composto dall’argilla rossa della mater terra ?. Già perchè se esiste una terra rossa questa dove possiamo trovarla ? Il primo laboratorio, singolarissimo locus in cui è avvenuto questo parto umano ancestrale del Ceppo Umano ?.
Dice lo Zohar che questo fu il Giardino (pardes) che è il simbolo della scienza misteriosa del Creatore.Anzi il Talmud (Haguiga) evoca il pericolo di chi si inoltra in questo der stelle, territorio, campo minato(quindi) senza la profonda maturazione dello spirito, entra come in una Selva oscura(dante) zeppa di pericoli inganni, tradimenti) ed Allegorie se quattro dottori Ben Azai,Ben Zoma, Elicha ben Albouia(Alboino), ed Akiba entrando in questo giardino delle delizie, uno perde la vita, il secondo la ragione,il terzo diventa empio, declarato, e solo Akiba entra ed esce in Pace !.Ma sarà questa Salam salem a farci riflettere andando oltre ogni scarabocchio ed enigma o scaramanzia antica. Nessuno dimentichi anche iil divieto e la presenza di non poter rientrare in Paradiso. Perché – se non ci si discosta dal terribile Angelo con la Spada Fiammeggiante che sta a guardia della Porta del Paradiso! Il mito quindi è prevaricato ed allegoria impera se maggiori sono le altre allegorie che colmano le pagine dello Zohar.
Il Mistero dell’Universo per i tempi andati si spiegava dietro enigmi e allegorie,non certo con formule matematiche.Senza perfetta conoscenza della Verità HEMET, il logo sulla fronte del Golem,questo si sfascia. La Verità parente dell’altro Logos MAAT Egizio della della Verità e della Giustizia che pesa il cuore degli Uomini, delle anima nel trapasso nell’ALDILA’ RESTAU onde entrare nel Paradiso celeste o nell’INFERNO dei dannati divorati dai mostri.
Cosa c’è ancora di celato sotto la poussiere,la polvere della terra du cui è stato fatto Adama- la terra e l’Umano con l’impasto della terra, acqua ed aria ?
Ma è prima dell’Uomo ADAMA, l’essere che troneggiava gigantesco e ombroso agli occhi divini e lo diverrà anche per Adamo e poi con Eva, l’ALBERO.
L’Albero della Tradizione che così si sdoppia secondo il mito,generatore del FRUTTO, quel frutto che alle orecchie di Eva per inganno del Serpente suggerisce l’Immortalità o la Conoscenza di essere come Dio.Trappola tesa ed inganno di cui ci hanno favoleggiato dai tempi del catechismo,per indurre la nostra mente immacolata e verginale a credere che da allora siamo colpevoli, rei di una superbia che macina dentro ogni essere vivente che non sia stato battezzato, purificato nel novello Giordano,metaforico con l’Acqua santa.
Qui non c’è più nulla di reale, arcaico . Historico o svelato,toccato, pescato così da essere cosa tattile. Lo dice la Bibbia,quindi verità rivelata.Di fatto rimane l’Albero, quello è di certo l’essere vivente sul cui tronco o DNAo genoma linfatico di certo deve esserci la vera storia.I suoi Cerchi nella colonna ovvero il Tronco coniato così rivoluzioni dopo rivoluzioni solari forse analoghi all’Ourobous dell’altro Mito, del percorso del tempo o dell’AION di milioni di anni ?
Un corpo quindi (evoluzione compresa) di Impastati dall’acqua, fango, polvere e terra…L’amalgama principe che racchiude il mistero della vita su questo mondo come su altri mondi? Ormai questa è la concezione che si è fatta avanti senza allegorie e misticismi e mitologie e dei di cui ogni stirpe infiamma e alimenta la propria storia delle origini.
Ognuno ha la sua GNOSI( soggettiva conoscenza) che cozza con le altre anche se si cercano facili sincretismi come se fossimo davanti ad un confronto con un altro Mondo di esseri intelligenti, ognuno avrà l sua teoria- visione , allora incapaci innanzi alla fisica MAAT – così saremmo di fronte aduna comparazione cosmica sul filo del rasoio.
Ma ecco che da secoli si è ricorso sempre all’ALBERO dagli ALBORY dela leggenda preterita ancienne. Così sotto quel Ceppo ancestrale – l’Albero e sue fronde è nato il frutto che ha compartecipato e fagocitato l’Inganno , così dice la leggenda sorpresi dalle spire di una intelligenza aliena – che in concorrenza con la Donna e la sottile minaccia di morte- afflizione,celata così poi- viene alla Luce. Perchè mai la Morte era dunque era già in agguato come rappresaglia da parte di un Pater vendicativo ?.
Ma quante volte il FRUTTO AUREO presente in altri miti – ovvio di altra natura arcaica – diventa come una tela di Penelope, il disegno di un destino che chiama protagonisti alla conquista o Cerca . L’EROE babilonese-sumero GILGAMESH( che fallirà nell’impresa). Sia l’Ercole greco contro le CRAIE, le tre STREGHE a guardia del giardino delle Esperidi.
Arturo Graff ha scritto un libro per illustrare questo mito e collocare persino l’EDEN di questo PARDES a cavallo delle Alpi CRAIE-COZIE o persino del MONS JOVIS della Latinità. Ma l’ALBERO per antonomasia non sarà quello di un leggendario Giardino orientale che tanto hanno dedotto e situato tra Quattro fiumi mesopotamici.Ognuno ha scritto per se campanilisticamente la sua mitologia e biblica reminiscenza come fosse una proprietà derivata dalla memoria degli avi. Ma questa non è reminiscenza …se dall’Albero discende , infatti la Scienza che ha avrà NEWTON che vede cadere la Mela sotto i rami dell’ALBERO. Acuta riflessione e deduzione da parte di un matematico e metafisico + studioso biblico che va altre le ad iosa raccontate leggende bibliche e cerca di dare senso al Moto reale del Sole, della terra e dei pianeti secondo quanto accade e cade sotto i suoi occhi che seguano una ordine, regole che svelano come il creato sia retto ed ordinato dai numeri e leggi calcolate.
Per lo Zohar l’ALBERO assumer la figura di un archetipo che ha le radici in Cielo e le fronde coi frutti su questa TERRA.Perchè su questa TERRA che posano i piedi i talloni del Trionfo e dello Splendore(allegoria del Dio Cosmico)che ha sottostante le Royaume. Il Dominio su cui l’Uomo Adamo ha il Potere.
Adamo diventa quindi nello stesso tempo, l’Albero e il Tronco da cui discende l’Umanità tutta.Ma questo Copro allora così capovolto,non c’è di fatto Alto l’Anabasis e Katabasis – Il Basso(giù)nello spazio celeste o nel cosmo circostanze. Concetto soggettivo, esatto, ma solo chi ha un suo punto di focalizzazione, fissa il basso e l’alto. Poi così anche Dio è posto in Alto e l’Uomo sotto e sotto di Lui l’Infero.E la geografia umana diventa per ogni civiltà una sua propria libertà che solo nell’universalità trova poi comune disegno e mappa terrestre e siderale. Ma questo non è ancora avvenuto ad universalizzare i concetti della creazione e della teoria di una Genesi dall’Alto e di un EDEN PARDES – Primordiale.
Dunque tutto è possibile così capovolgere la metafora dell’albero cosmico con i suoi rami e livelli…come narra la mitologia nordica che il Grande Frassino ISGADRILL come simbologia dell’asse planetario e dei mondi celesti e inferi. Anzi il Dio ODINO( il Primo )è la divinità che appesa a tale albero a testa in giù patisce tale supplizio sino a che apprende la tavola della Conoscenza, mediante le RUNE SACRE, l’alfabeto sacro della religione dei ghiacci diffusa nell’area druido celtica(vedi il mio trattato negli Oscar Mondadori sulle RUNE). Strano modo di anticipare ben altro ceppo!
Ma ogni stirpe ha il suo linguaggio e quindi una pletora di Dei e divinità benefiche o malefiche a seconda di quella lotta tra il Bene ed i Male che accomuna ogni credenza arcaica. Poi c’è la diatriba su quale sia la più antica o detto all’Egizia dell’ancestrale tempo delle origini in cui tutto è avvenuto, per la lotta tra il Bene ed il Male, tra Horus e Seth e Osiride padre prima vittima di tale guerra tra gli Dei – secondo il pantheon della terra dell’Ape e del Giungo(l’Egitto) secondo il mito della creazione dei Mondi dei Tempi (ZET TEPI).Ogni mito è avvolgente arcaicismo che affascina morbosamente come un magnete , da essere calamita virtuale, il desiderio di scoprire e capire le idee “divine-celesti”di queste prime civiltà ed i suoi culti, liturgie,parole. Tutto questo onde rintracciare d’ogni mito planetare così esplorato e anatomizzato identificare o scovare sincretismi, parallelismi, analogie, trame similari. Anche la Genesi ha le sue vittime con Abele che cade sotto la brutalità omicida del fratello Caino, inaugurando la Morte annichilante così ogni pretese speranza di Immortalità di Eva o Adamo. Così quello scrigno di tanta ricchezza paradisiaca,si rivela per lo stesso Uomo che si scopre nudo e indifeso, e reo di avere disobbedito al Padre creatore.
Dicono questo come nell’antico testi che possa essere di Rivelazione ” Amartia Kosmoi ” tutto per bocca di San Giovanni- d’essere il Peccato, il fallo, la colpa, il peccato originale che ha to sink inabissato,il mondo dell’EDEN , ovvero l’errante planetes – Kosmoi che si è reso ERRANTE, dimenticando che nella mitologia Sumera Babilonese ERRA era il mondo del pianeta MARTE!.(COSMO sta per mondo,Ordine= Cosmo che in greco ha cosmesi – per cui la traslazione non può evitare questi significazioni ulteriori da tempo svelate )Il Fallo, la Caduta delle origini dell’Uomo ? Inevitabilmente assommato all’ALBERO della CONOSCENZA o dell’ IMMORTALITA’.La diatriba sta appunto nel citare allora due ALBERI nell’EDEN stesso.O forse qui sta l’Errore che due diventi Yama in altra lingua nome del primo Uomo e sia il Dio Gemello, doppio, deuteros quello della MORTE ?
E ogni richiamo della tradizione con le sue ramaiges versioni attribuite a tanti dotti sapienti dei tempi biblici sino ai nostri ZET TEPI o all’incontrario , hanno accumulato volumi su volumi, parte di questi considerati eretici e mandati in fumo altri denominati apocrifi e liquidati dalle autorità Ierocratiche di ogni Tempio.Ma il mistero e l’occulto hanno giocato trame macchinazioni sicché certi testi e tomi anche inevitabilmente cifrati, sono sopravvissuti e hanno marcato sino a che punto è giunta l’estrema follia e saggezza (?)dei tanti geni ignoti o pensatori antichi…a cui non è mancato di illustrare già da allora pure che la Terrà girasse sul suo asse e che ruotando su se stessa gira attorno al Sole da centro del cielo o cerchio zodiacale. Appetitoso antipasto gastronomico bene millenni prima di Copernico o teoria formulata dal Cardinal Cusano,ma trascurate lungimiranze spesso romanzate come il viaggio sulla Luna del greco Luciano di Samosata. Ventaglio di teorie-misticismi e tante Kabbale-Gabballe giostrate con maestria così mischiate, per non sapersi destreggiare da assolutismi e pio se vero o falso. I dettami piovevano dall’Alto con l’imposizione del dogma assolutista,basta ricordare l’era dei Torquemada, il Santo Uffizio- nemico di ogni Mente pensante libera ed indipendente da imporre la museruola e il Dogma, cattiva sorte perdurata nei millenni sulla testa dell’Umanità.
Altro che Paradiso Perduto, mito ormai sepolto e collocato nel der stelle, il luogo – posto, sito che più piaceva e conveniva alle teorie del narratore. Seconda la Kabbala poi la questione era ancor più dibattuta nell’amalgama spirituale e fisica, di un luogo reale , ma proibito – inaccostabile.Quindi un Mondo che aveva i suoi Quattro fiumi,foreste,montagne e ancor di più a beneficio di Adamo.
Non era certo un giardinetto con quattro gatti.Semmai funge da allegoria di quel planetes o meglio = COSMOI AMARTA. Logos greco del testo originale che tutto altro senza fallo AMARTIA – ben altro suggerisce alle nostre umane orecchie dall’inizio dei Tempi . ADAMO dall’ADAMAH- la terra ROSSA ! Basterà questa citazione per immaginare l’altro Mondo ?
L’uomo composto dalla poussiere – Ovvero : terra, aria, acqua concepito dalla Testa Bianca, l’Antico dei Giorni=ATTIK JOMIN ? (il DEOTHEOS delle Origini). Sarà questo un dogma + da fantascienza della Genesi che non ci soddisfa per le sue incongruenze.Anzi rileggo quanto suggeriscono i saggi kabbalismi, così tutto scritto nello ZOHAR,che significa lo SPLENDORE MASCARONE della LUCE o la SETTEMPLICE LUCE … cosa così è velato (mascon)poi richiede maggiore applicazione di sofisticate tecnologie ottiche per la visione notturna. Come la luce verde per capirci almeno dove possano condurre le sapienziali lettere ed allegorie.Questo almeno sollevando il Velo,molto ha inizio infatti con Quattro Maschere ed invece di discendere negli INFERI,bisogna affrontare la PROVA, quella del PARADISO !Ossia elevare la mente dalla Terra, isolarsi dal tutto per superare l’assordante silenzio e catapultare la Mente. Beato chi ci riesce come ha fatto il Budda, proprio sotto o all’ombra dell’ALBERO del BODHI.L’Albero dell’ILLUMINAZIONE. Ma leggiamo bene i passi di questo procedimento che già Nostradamus espone di se stesso nel suo vissuto,prima di stendere in tale isolamento la mano verso il calamo, la penna così attingendo per narrare la sua Visione dell’Avvenire che compendia così dove c’è il PARADISO, l’INFERNO il PURGATORIO secondo il NOSTRE ADAMUS !.
Dunque il Paradiso non è andato Perso . Non è affatto PERDUTO. I Kabbalisti sapevano come entrarci, non senza una ascesi ed esercizio sulla loro stessa pelle e mente. Una Tecnica o arte psicologica che allo specchio compare come una dottrina Yoga. Tutto sta a capire quale sia la PORTA mediante cui si possa entrare in questa DIMENSIONE. Un Altro UNIVERSO ?Questo quando ci sarà costrizione a seguire l’escamotage antico di considerare tutto questo mito, pura astrazione o meglio il colmare il grande vuoto infinito EN SOF del NULLA, a cui si da per logica esserci stato e dopo cui è avvenuta la Creazione!La creazione di tanti miti in cui l’innominabile divino,invisibile e incommensurabile per noi fare un raffronto con la magnificenza la mostruosa cappa del Firmamento, sotto cui i nostri occhi hanno cercato i segni di chi tutto questo fosse ideato o formato, architettato sfociando in irrazionali incubi o sogni che tutto fosse opera di un Dio.Molti sono i sogni dall’antichità e pochi sono quelli che hanno un filo logico che comporta sequenza,tempi, numeri,valori,ovvero quella metafisica e matematica che farà strada a dispetto di chi ancora contava con le dita della mano, escogitava, incentivava ed inventava dentro il cerebro . Nella mente concentrata .operando quella cum sidera ….considerazione critica , osservatori primari della natura. Più all’erta per elencare ogni possibile elemento e cosa. Dando allora nome e numero ad ogni essere e accadimento in terra come in cielo.
Ma è così che la mente ha messo i moto le sue pale e macinato idee, suggestioni, astrazioni, immaginazioni, visioni, sogni, allucinazioni,tutte insieme nel crogiolo della propria anima. L’uomo si è fatto fabbro e così dalla pietra e dal legno, ha oltrepassato naturalmente elemento o elemento visto e toccato, usato,pestato, fuso sotto il dominio della mente, geniale che ha s la materia per i suoi usi e tramutazioni. Ll fuoco della mente all’Opera, quindi eccoci alla fiamma del Prometeo che ha strappato il fuoco ai cieli , all’Olimpo, ecco l’altro mito chiave che non era dell’Inferno fiammeggiante, ma la scintilla rubata al cielo !.E la scintilla illuminatrice si è mutata nel semi divino o divino che ha portato in campo, i verba, le parole, la luce ,il Fiat Lux …sotto la scorza dell’Albero della Vita e della Morte che il Serpente ingannatore bene aveva individuato e affascinato la Donna primordiale a carpire il Frutto per la menzogna di diventare come Dio. Da giardino delle delizie è diventato il Giardino del Supplizio , dopo cui tutti mali del mondo sono diventati o meglio è caduto il Velo dell’Innocenza, gli si sono aperti gli Occhi sulla realtà cruda e nuda inventando secondo alcuni la foglia di Fico. Tutti da allora i Mali che la progenie umana avrebbe dovuto affrontare fuori da questo der stelle. Ovvero scacciati fuori,in un altro mondo ostile e zeppo di pericoli mortali per dovere imparare a sopravvivere e farsi le ossa.
Ma l’altra metafora più impalpabile era invece insegnata in questo modo dai Kabbalisti biblici.Tutta spirituale, tutta in nome di una divinità dietro le quinte che con l’immaginazione umana ha sempre diretto l’ago della bussola focalizzato o convinto del Padre, Dio onnipotente che tutto dispensava a suo piacimento,gradimento, piacimento e anche collera e severità,da padrone assoluto. Vale forse ancora oggi simile convinzione radicata ed originata da modi di vita tribale e ferocia di popoli per sopravvivere a tal punto da fare del Dio, il proprio Totem assoluto contro ogni altra Nomea o divinità che a facendo ci si imbatteva a priori giudicando ogni altra fede e rito falso e avverso da debitamente condannarlo ed annientarlo. Sebbene pure tra loro l’idea del Pardes o Paradiso perduto e l’autorità di un Dio Sommo era pari pari nel loro DNA (ceppo, genoma) invece arricchito di maggiore compagnia celeste di svariate attribuzioni e divinità per ogni faccia della realtà. Dio dell’amore, o dea. Dio della guerra o dea,Dio della Luna o quella del Sole secondo l’infantile precocissima spontanea ideazione . La genesi dell’immaginazione arcaica non ha mai avuto limiti di popolare i cieli e il mondo intero di tanta Assemblea di attori celesti ed infernali. E poi di eroi che anelavano alla conquista del Paradiso, da vivi non da morti per arrivare bene all’Albero della Vita(Immortalità come gli dei antichi secondo l’epopea di Ghilgamesh.) –
Sveliamo che in ebraico GHILGAL è la ruota, il cerchio o il carro che gira… percorre…viaggia ma in greco (vedi il Rocci) DEOTHEOS= il VOYAGER celeste-divino ! )- Dunque un viaggio sul binario dei sogni, dell’esplorazione dei mondi, dei cieli, o invece come postarono nello ZOHAR più in LUX o NUCE di astratto & abstrapta dominio , sfera o regno dell’Anima ?
P R O L O G O : NOSTRO ADAMO A L O G E I C I
Qui c’è il PARADISO – l’INFERNO – il PURGATORIO…..
Gira rigira “ Tawrah = Rivoluzione-Rivelazione“ cosa ancora scrissero i saggi dello ZOHAR ???? Prologo ed Epilogo che chiudono il gira gira.PARDES, EDEN, Paradiso dove si trova ? Ecco cosa svelano gli antichi, prossimo File.
Prof, Buona Domenica. Fascino infinito quanto lei scrive, ma tanto complicato da far proprio per l’uomo moderno in altre faccende affaccendato. Ma giriamo semanticamente intorno all’OCCHIO-AYIN, come problema semantico, ebraico e biblico. In confidenza le dico che è difficile ascoltare il sonoro in più dizionari di “albero della conoscenza” in persiano, che essere lingua antichissima e complessa, ci proveremo ancora. Perciò andiamo al passo biblico perché insospettisce la valenza che viene data all’OCCHIO: “…Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! Anzi Dio sa quando voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi(!!!!??) e diventereste come Dio conoscendo il bene e il male”. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi(!!!!??) e desiderabile per acquistare saggezza…” L’occhio nella circostanza e nel momento esatto del peccato diventa l’elemento discernente di giudizio peccaminoso e di rovina. Non convince del tutto quanto il serpente afferma: perché mai si aprirebbero gli occhi? Come non sempre essere buono da mangiare ciò che agli occhi è gradito. È troppo lunga a dirsi e sicuramente ci vorrebbe un esperto per emettere sentenza nella circostanza, però lascia pensare che Nostradamus associ OCCHIO e ROVINA: occhio che più non guarda o che mal ha guardato o che guardato ciò che non doveva o, come dicono gli spagnoli, male che viene dall’occhio e quindi MALOCCHIO??!
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Ottimo file! Grande ,Conoscenza!
Prof, il suo file qui ha suscitato molta curiosità, ma alcuni, me in primis hanno pensato la stessa cosa! Mi spingono a scriverla, ma premetto, lungi l’idea di campanilismi o apologia di questi luoghi, NEL MODO PIÙ ASSOLUTO E TOTALE!!!! Pardes essere parola di origine persiana la cui significazione oscilla tra paradiso, frutteto, giardino, parco. E allora in breve: lei nomina i quattro dottori che visitarono il Pardes-Paradiso; non trova strana coincidenza che i Dottori fondatori dell’Antica Scuola Medica di questa città fossero quattro e che la ruota trainante di quella favoletta fosse l’ebreo Elino, personaggio circondato da una spessa coltre di misteri a tratti inaccessibile? Perché l’Antica Porta fu a lui intitolata? Ma perché tutta la Sapienza attuativa della Scuola era depositata in un’altra coincidenza, un altro Giardino, luogo straordinario, unico al mondo, il Giardino della Minerva? Come se la sapienza fosse stata tramandata!!
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Ritorniamo al detto del Nostro. IL giorno di Minerva libera ed invicta….(Lettere)allora il futuro così nominante sarà chiaro …attendendo questa QUINQUATRES festa di MNERVAS( così è scritto)ci sarà sapienza- tecnica, TEKNE Arte tecnologia,e quanto di eclettico sposa bene Leonardo e il FANTI.
Prof, Buonasera, aspettando Minerva, vediamo quanto di CHIARO abbiamo trovato! “…Serre vin…”, solo due delle mitiche quattro parole????!!. “Serre” essere stringere o stretto, ma ricorda semanticamente la serra, Giardino al coperto, serranda da scoprire (togliere velo) per meglio dargli luce!! L’etimo di serra rimanda a sega ed ai suoi derivati. Tra essi c’è SEGONCELLO, termine che rimanda a nomee “splendenti”: ricalco dal testo, “sermento della vite, tagliato rasente all’occhio (!!!!) per preparare una nuova gettata alla pianta”, capisce LA VITE STA PER PRODURRE UN NUOVO VINO DIVINO!!!! MA l’etimo di sarmento deriva da SARP-MENTUM, si intravede il taglio del SERPENTE!! Il sarmento dicesi RIMESSITICCIO, che deriva da RIMETTERE, riguarda forse la REMISSIONE dei peccati del mondo!!?? Potrebbe voler dire che verrà un nuovo DIVINO a SALvarci??!! Ma è chiuso a Catena e allora apologia del luogo, una volta tanto ci vuole: quell’antico disegno della PORTa non convince, l’autore ha disegnato la Porta o la Chiesa????? Ci sono entrambe attaccate l’una all’altra, alla Annunziata scia di Elino. E allora aspettiamo il taglio del ramo d’uva, SERRE VIN, per iniziare a capire il NOVELLO VINO DIVINO. E speriamo bene, dalla Porta in Sal!
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tanta ebbrezza semantica sul di vino porta anche fuori di testa.Meglio procedere a piccoli sorsi e poi restiamo nel tema del file che ha tanti aspetti e facce e significazioni su cui sollevare il Velo o la Foglia di Fico senza pudori come avvenne per Noé ubriaco e il figlio che mal di narra secondo il mito Biblico. Tutto per effetto del Vino trangugiato o dell’Uva o del Mosto…allegoria antica che è meglio mai esagerare in questo campo di assetati di rivelazioni dall’ancestrale era dell’Admon primordiale… che qui abbiano come un (T)Ourobous chiuso il cerchio.Il gira e rigirando sino ai nostri tempi del Nostro Adamus.
MINERVA dea della Saggezza nella mitologia romana , mettendo in pratica gli scritti del Nostro, si capisce cosa sta ha indicare! Quindi la pazienza non è l’abilità di attendere, ma l’abilità di mantenere un buon atteggiamento mentre aspetti.
Comunque bisogna lavorare su noi stessi ogni giorno, camminare..camminare…
l’Eden è una Città Sacra che possiede nove porte. La nona porta è il sesso. Noi siamo usciti dall’Eden per la porta del sesso ; ed è solamente attraverso questa porta che possiamo ritornarvi. L’Eden è il sesso. La sua radice greca fa riferimento alla voluttà. E’ anche il mondo eterico, il Paradiso degli elementali, il Giardino delle Esperidi l’Eden. Il Sesso. (Ercole vi raccoglie i frutti d’oro durante l’undicesima Fatica).
Uno dei dieci sublimi Patriarchi antidiluviani Adamo rappresenta i milioni di abitanti della Lemuria.
ADAM KADMON o ADAMO CELESTE secondo i termini kabalistici è colui che arriva a cristallizzare nell’interiore di se stesso le tre forze primarie, guadagnando così il diritto di ritornare al Sole Sacro Assoluto. Androgino divino della prima razza umana.
ZOHAR è il terzo libro sacro Giudeo in cui si trova tutta la kabala del Rabbi. Fu scritto di Simon Pietro il grande Rabbi illuminato e, in questo trattato si trovano le chiavi per interpretare la Bibbia.
In questo file il Proff vuole farci riflettere che la cosa viene da lontano altre culture, altri mondi, ma tutti dicono la stessa cosa hanno un filo logico che si trova tradotto in quanto ha scritto Nostradamus che ha avuto l’abilità di racchiudere la sua conoscenza dentro le quartine e di tramandarle così il Sigismondo Fanti, e il grande Leonardo, tutto continua.(il ritornello è sempre lo stesso)…
La natura non fa salti quindi bisogna camminare gradino per gradino, non esistono scorciatoie ma solo fatiche come le fece Ercole! Loro hanno scritto le indicazioni perchè noi con COSCIENZA facessimo…mettendo in pratica.
Quindi occhio alla semantica, ai simboli, occhio alle parole, alle metafore, occhio alle varie ere, religioni, e in primo luogo occhio a noi stessi!…
Prof, Buonasera, insospettisce il suo post in quanto è posto giusto sul filo del rasoio, quasi a tutela di una verità da non rivelare per ragioni varie. Ma andiamo oltre, perché il campo biblico e semantico è sterminato. Siamo sotto l’Antico Giardino dei Semplici e la semplicità spinge a riflettere che, come in parte già detto, ogni albero e quindi anche quello della Conoscenza, ha delle radici che mangiano nel suolo, nell’HUMUS, somigliante a UOMO e quella Conoscenza, le radici, la portano su attraverso i rami nella chioma, dove i frutti si raccolgono. Qualunque uomo pensa all’albero solo come chioma. Ma abbiamo già detto del CESPUGLIO e del BOSCO e allora capire l’OUROBOROS o TOUROBOROS e il termine BOSKI che in polacco essere DIVINO!! Come se dovessimo tornare indietro per comprendere dal CESPUGLIO; la storia del supposto peccato. È veramente lunghissima a dirsi, però in merito alla famosa MELA, i dubbi sono tanti perché il FRUTTO, nella cultura ebraica e non solo, viene inteso come Fico, Mela, Uva, Cedro, Melograno. Il dramma nasce nello Zohar dove esso è inteso come GRANO!!!! In ebraico “grano” dicesi KHITAH derivante da KHET; PECCATO!!!! E allora un saluto…dall’Antico CAMPUS GRANI!
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A breve la deuteros-seconda parte ovvero l’Epilogo del file come preannunciato.Ovvero quanto dice lo ZOHAR sull’EDEN e chi vi entra e chi vi esce o è discacciato.Oltre essere così predetto il Nido della Fenice ….come del Profeta Messia.Rivelazioni da prendere con le pinze già editate nel lontano 1980 nel testo Piemonte(ICI Gran Paradiso) Bancarella.
Prof, DEUTEROS, SECONDO o SECONDA LEGGE o RIPETIZIONE DELLA LEGGE essere DEUTERONOMIO. Le controversie tra gli studiosi sono tante e certamente non posso risolverle io. Però la semantica rinvia al significato “queste sono le parole”!!
In attesa del suo “secondo” file le volevo ricordare quanto le scrissi il 31 agosto di un anno fa, in merito ad una Porta che lei cita in questo file: la PORTA DEL PARADISO. Ci troviamo di fronte all’ennesima coincidenza, a poche decine di metri dal Giardino della Minerva e lì che si trova un’antichissima porta così denominata. Per vedere la incredibile foto del 1853, pazzesco 167 anni fa!! digitare “salernonotizie o salernotoday porta del paradiso” e allora sovviene sempre quel famoso ed ulteriore dubbio giusto o sbagliato che possa essere, ma quale Porta??!! Ma abbiamo ancora:”trop serRE VIN salin” REVIN ,il “ritorno” in rumeno, del Re del Vino Divino??!!
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Già c’è sempre chi è stato messo in seconda tra cielo e terra e zodiaco in attesa che la Chiave l’Orta Ortum Giardino alla Porta del Paradiso o Porta del TEMPIO Salomonis secondo lo ZOHAR! – Questo linguaggio è per gli astemi dal vino divino,a mosto come al mosco xantos stillano queste sentenze così incomprensibili al popolo. Per cui cui bisogna sorseggiare goccia dopo goccia still to still e distillare il sapere logos logos . Milliah milliah – parola dopo parola sule labbra(vedi lat.) e sulla bocca sino alla coppa dell’ambrosia perchè solo chi beve BOIrE il Vino si salva e si serra salvin e non muore al banchetto finale, dietro cui le porte verranno serrate agli privi del candido veste , alla chiamata del Maestro. Ma chi non per4seguito quanto da decenni è stato dischiuso, tutto rimane serrato come viene qui DETTO – il silenzio ì d’ORO-TORO!Ecco il file deuTeros Deuterion !!!